“Centrodestra? Basta gioco delle tre carte”, Federico: “Mpa? Può esserci una convergenza”

 
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Pino Federico

Gela. Non si muovono intorno ai simboli di partito ma dando priorità “alle esigenze del territorio”. Gli esponenti del gruppo che si rifà all’ex parlamentare Ars Pino Federico continuano a lavorare per un progetto amministrativo, a questo punto potenzialmente alternativo a quello dei blocchi in costruzione. “Abbiamo trovato convergenze con diverse liste civiche”, spiega proprio Federico. Cinque anni fa, sotto le effigie della civica “Avanti Gela”, il gruppo fu fondamentale per il risultato della coalizione di centrodestra, seppur orfana di alcuni pezzi. Piazzò i due candidati all’assise civica, in assoluto più suffragati. Oggi, invece, al tavolo del centrodestra non c’è. “La ragione? Bisognerebbe chiederla alle forze che ne fanno parte – continua Federico – purtroppo, in politica ci vuole memoria lunga e in città mi pare invece che prevalga una certa approssimazione. Cinque anni fa perdemmo perché non eravamo al completo. C’era una divisione. Probabilmente, si pensa che i simboli dei partiti nazionali possano valere di più rispetto ad un’idea chiara di rilancio della città. Non ci ritengono indispensabili. Io spero che arrivino a scegliere il candidato a sindaco condiviso, mettendo fine a questo gioco delle tre carte. Capiremo se intendono confrontarsi con altre forze”. Ancora una volta, l’ex presidente della Provincia concentra il focus non sulla dialettica dei partiti quanto sulle “priorità della città”. “Quando abbiamo scelto progetti politici lo abbiamo fatto sempre avendo come obiettivo il miglioramento della città. E’ accaduto con l’Mpa e ottenemmo il museo del mare e l’apertura di diversi reparti ospedalieri. Sempre in tema di sanità, nel gruppo di DiventeràBellissima – aggiunge – abbiamo lottato per dare l’indirizzo politico sul finanziamento del nuovo ospedale. Ora, abbiamo lavorato insieme all’assessore regionale Di Mauro per il ciclo delle acque reflue. Chiaramente, è giusto che poi ognuno salga sul carro dei vincitori ma a noi interessano i risultati”. I contatti con l’assessore regionale autonomista Roberto Di Mauro si sono intensificati nei mesi e Federico, insieme ad alcuni sostenitori, ha partecipato alla convention cittadina dell’Mpa, in presenza dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. “L’Mpa? Dobbiamo vederci per capire se c’è convergenza – sottolinea – per noi è molto facile parlare con gli amici dell’Mpa che hanno sempre dimostrato grande attenzione per la città e per il rilancio del territorio”.

Il concetto lo aveva espresso di recente e rimane una sorta di refrain per Federico, in questa fase convulsa di strategie verso le amministrative di inizio giugno. “Le convergenze che ci interessano sono quelle con le forze che sono impegnate a far ripartire la città – conclude – servono idee chiare in questo senso. Altri invece antepongono a questo obiettivo la centralità dei simboli dei partiti nazionali. Noi siamo nelle battaglie per la città. Sono invece del tutto assenti i parlamentari nazionali del centrodestra che sono stati scelti dai partiti, seppur ci sia massimo rispetto per la loro storia politica e personale”. Intorno ad un’idea marcata di territorio, secondo l’ex deputato regionale, si può costruire un percorso di rilievo, soprattutto se riuscirà ad attrarre chi non si rivede nei blocchi in via di definizione.

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