“Chi ha truffato chi?”, Mauro accusa su Ipab: “Hanno mentito su nota Regione”

 
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Gela. La gestione dell’Ipab Aldisio cela tanti sospetti e la rivalità politica ne viene alimentata sempre più. I giudici del Tar hanno respinto il ricorso presentato dai legali della società “La Fenice”, che per circa un anno ha gestito la struttura di Caposoprano, prima del ritorno alla sfera pubblica, con lo stop a tutti i provvedimenti disposto dal commissario regionale Giuseppe Lucisano. Indagini sono in corso e l’ingegnere Renato Mauro, ai vertici della società privata, spiega che il gruppo, che aveva ottenuto la gestione della casa di ospitalità, sarebbe andato avanti nell’investimento perché non al corrente della nota regionale, emessa nel febbraio di due anni fa, con la quale l’assessorato della famiglia già spiegava che non ci fosse la possibilità di trasferire il personale Ipab alla “Fenice”. Ne sarebbero venuti a conoscenza solo in sede di ricorso giudiziario. “Avremmo così evitato di sottoscrivere contratti gravosi ed inficiati”, scrive Mauro in una missiva inviata alla procura della Corte dei Conti e all’anticorruzione, oltre che alla Regione. Per Mauro, qualcuno nel cda Ipab avrebbe avuto l’interesse a non comunicare il contenuto della nota dell’assessorato regionale della famiglia, agevolando in questo modo la firma dei contratti. Mauro e i vertici “La Fenice” si sentono vittime di quanto accaduto e l’ingegnere, nel dicembre scorso, ha presentato querela ai carabinieri. “Nelle due delibere dell’Ipab Aldisio – si legge nella nota – non si fa riferimento al tempestivo parere dell’assessorato”. “Chi ha truffato chi?”, scrive Mauro. L’ingegnere conferma che non ci furono mai riferimenti al parere, anzi dal vecchio cda sarebbe stato riferito che “non c’erano pareri della Regione né richieste di chiarimenti”. “Qualcuno ha mentito, qualcuno ha sottratto la nota dell’assessorato della famiglia n.4885 dell’11 febbraio 2019”, scrive ancora. Viene citato anche quanto sostenuto dal legale Ipab che definì “incredibile” il fatto che si continuasse a sostenere l’assenza di un riscontro dall’assessorato. Per Mauro, anche Lucisano “ha taciuto” sull’esistenza della nota regionale, anche nel provvedimento che annullo’ tutti i rapporti tra Ipab e “La Fenice”. “Avremmo evitato inutili ricorsi”, si legge nella comunicazione di Mauro, che invita all’avvio di un’indagine amministrativa interna all’Ipab. Alla politica che chiede verifiche e potrebbe trattare il caso anche in consiglio comunale, il vertice della “Fenice” consiglia “maggiore cautela”, “acquisendo corrette informazioni”. “Altrimenti – si legge nella missiva – si dà l’impressione di voler solo adombrare e distrarre l’attenzione sulle gravi responsabilità che, invece, emergeranno dalle indagini”. “Il contenzioso non può essere una rivalsa politica tra maggioranza e opposizione – conclude la missiva – o ancora più grave il maldestro tentativo di chi cerca di accreditarsi attribuendo ad altri responsabilità che ad oggi sono tutte da accertare”. Sulla gestione della struttura di Caposoprano, con indagini in corso, si aprono tanti fronti che inevitabilmente toccano la politica.

  

Per Mauro, anche Lucisano “ha taciuto” sull’esistenza della nota regionale, anche nel provvedimento che annullo’ tutti i rapporti tra Ipab e “La Fenice”. “Avremmo evitato inutili ricorsi”, si legge nella comunicazione di Mauro, che invita all’avvio di un’indagine amministrativa interna all’Ipab. Alla politica che chiede verifiche e potrebbe trattare il caso anche in consiglio comunale, il vertice della “Fenice” consiglia “maggiore cautela”, “acquisendo corrette informazioni”. “Altrimenti – si legge nella missiva – si dà l’impressione di voler solo adombrare e distrarre l’attenzione sulle gravi responsabilità che, invece, emergeranno dalle indagini”. “Il contenzioso non può essere una rivalsa politica tra maggioranza e opposizione – conclude la missiva – o ancora più grave il maldestro tentativo di chi cerca di accreditarsi attribuendo ad altri responsabilità che ad oggi sono tutte da accertare”. Sulla gestione della struttura di Caposoprano, con indagini in corso, si aprono tanti fronti che inevitabilmente toccano la politica.

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