Civici e centristi firmano per Greco, FI è un caso: ribaltone di pezzi dell’opposizione?

 
0
Il forzista Romano ha votato a favore del consolidato

Gela. Centristi e civici, sembrano queste, al momento, le vere garanzie politiche per il sindaco Lucio Greco. La seduta thrilling dell’assise civica di ieri sera, probabilmente ha dato segnali, che forse neanche l’avvocato si aspettava, all’indomani della nomina del neo assessore Romina Morselli. Se i centristi dell’Udc e della Nuova Dc, insieme ai civici di “Un’Altra Gela” e di “Impegno comune”, allo stato sembrano lo zoccolo duro della maggioranza; un discorso a parte va fatto per il resto della coalizione. Sempre nel campo civico, il gruppo di “Una Buona idea” rimane fedele al patto di tre anni fa, ma non accetterà eventuali virate amministrative, che possano mettere in discussione un progetto, che ruota molto intorno al lavoro svolto fino ad oggi dal vicesindaco Terenziano Di Stefano. Il numero due della giunta prosegue la sua attività di coordinamento e di iniziativa, per i progetti e i finanziamenti. L’intero gruppo lo sostiene e guarda alle prossime mosse del sindaco, sempre con molta attenzione, comunque senza far mancare mai il proprio apporto. Sembra invece sempre più difficile la gestione di un caso politico conclamato, quello di Forza Italia. Il consigliere comunale Luigi Di Dio ha lasciato il partito, in rotta con il parlamentare regionale Michele Mancuso. Ieri, l’altro azzurro Carlo Romano, nel corso della discussione all’assise civica, è stato tra i più critici verso il sindaco Lucio Greco. “Dobbiamo capire dove vuole andare”, ha detto riferendosi all’avvocato. Del resto, dopo la nomina di Morselli, il coordinatore del partito, Vincenzo Pepe, era stato ancora più esplicito, tacciando Greco di superbia politica. Per l’azzurro, molto vicino a Mancuso, il sindaco agisce “come se il Comune fosse suo”, anche per sottolineare la mancanza di collegialità nelle scelte. Se Forza Italia dovesse rompere gli argini del patto politico, non è da escludere che il sindaco possa lavorare per recuperare, a pieno, il rapporto con Di Dio. Con le dimissioni dell’ormai ex assessore Giovanni Costa, che ha mantenuto l’incarico per circa tre mesi, i consiglieri di “Liberamente”, a loro volta, guardano più all’opposizione che alla maggioranza, tanto che ieri sera, nel corso del dibattito in aula, il consigliere di centrodestra Salvatore Scerra (rivale politico numero uno di Greco), ha dato il “benvenuto” a Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti. I due di “Liberamente” non le hanno mandate a dire al sindaco, sostanzialmente sconfessando la sua linea, su ogni fronte, riprendendo quanto segnalato dall’ingegnere Costa, già prima delle sue dimissioni. Greco, probabilmente, darà un’occhiata anche a come vorrà muoversi l’ex presidente dell’assise civica, Alessandra Ascia. Sicuramente, è stato uno dei casi di ieri. Nell’arco di pochi minuti, infatti, ha ufficializzato l’addio al Pd, spiazzando pure gli stessi dirigenti locali del partito, e allo stesso tempo (polemizzando non poco) ha invitato Greco a “rimboccarsi le maniche”.

L’addio al Pd potrà aprire più spazi di manovra per Ascia, in un eventuale dialogo con l’amministrazione comunale? E’ ancora presto per dirlo, ma è chiaro che gli “sherpa” della maggioranza, più vicini a Greco, ci proveranno a sondare la disponibilità della fresca ex dem. Greco, oltre a ribadire di essere sicuro che la “maggioranza c’è”, ieri sera qualche porta in più l’ha aperta. Questa volta, non ha usato tatticismi, spiegando di aver “apprezzato le aperture che arrivano da nuovi gruppi di opposizione”. La strada, la scorsa settimana, l’ha aperta l’ex parlamentare regionale Pino Federico, ora del gruppo di DiventeràBellissima (che in consiglio conta su Gabriele Pellegrino), che pur escludendo un appoggio generale all’amministrazione comunale, ha comunque dato la disponibilità a collaborare “per i progetti” e “per la città”, anzitutto negli uffici regionali, dove i pro-Musumeci possono contare su qualche riscontro istituzionale in più. L’aria delle prossime elezioni regionali e qualche rapporto politico ormai consunto, hanno fatto da miscela per un rimescolamento generale, che ieri ha fatto un plateale esordio tra i banchi dell’assise civica. Probabilmente, il sindaco ne potrà approfittare, cercando di pianificare le fondamenta, forse di una “nuova” maggioranza, ma sempre guardandosi alle spalle e al pesante precedente dell’ex primo cittadino Domenico Messinese, sfiduciato dopo tre anni di governo della città. Scerra, sempre nel concitato duello verbale a distanza di ieri sera con Greco, una traccia l’ha data. Ha ricordato Messinese e la sfiducia, quasi come un monito politico, praticamente a tre anni dall’elezione dell’avvocato.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here