“Civici” verso l’addio a Greco, Salinitro: “Messi da parte da un sindaco che ha scelto i partiti”

 
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Greco ha convocato per primi i "civici" e lancia stoccate al fronte critico della sua maggioranza

Gela. I “civici” accantonati, per dare priorità ai partiti. La “relazione” politica tra il sindaco Lucio Greco e buona parte del gruppo “civico” che l’ha sostenuto in campagna elettorale, scegliendolo come candidato a primo cittadino, è praticamente sul viale del tramonto. La verifica di ieri ha sancito il quasi divorzio. “Nessuno ci ha convocati – dice Francesco Salinitro di “Siciliani verso la costituente” – non c’è nessun dialogo. Di fatto, ci sentiamo sempre più distanti da questa amministrazione comunale”. Se non è l’addio definitivo, poco ci manca. Salinitro, che lanciò il progetto civico insieme ad attuali esponenti della giunta Greco, come il vicesindaco Terenziano Di Stefano, nei mesi ha tentato di riprendere un rapporto, ormai sempre più logoro. Ieri, i “civici” non sono stati neanche invitati a Palazzo di Città. “Probabilmente, il sindaco ha deciso che il nostro raggruppamento non c’è più – continua Salinitro – avevamo chiesto più coinvolgimento. Ci siamo messi a disposizione, senza pretendere nulla, neanche per i posti in giunta. Ci interessava l’attuazione del programma, firmato in campagna elettorale. Invece, non è stato attuato neanche un punto. Più tempo passa e più ci sentiamo distanti dall’amministrazione comunale. Le scelte del sindaco, per noi, sono incomprensibili. L’unico modo che la giunta ha per salvarsi è recuperare lo spirito civico, invece di civico non ha più nulla. C’è troppa approssimazione. Si dà priorità all’interesse non dei partiti, ma di un partito”. Anche Salinitro, tra le righe, ritiene che Greco risenta politicamente del peso esercitato, soprattutto dai dem. L’elenco della cose non fatte è sempre più lungo. “Avevamo stabilito di valutare un rafforzamento della macchina amministrativa e non se n’è fatto nulla – continua – lo sviluppo turistico e culturale è stato messo da parte. Non c’è alcuna novità sul completamento dell’iter successivo all’approvazione del piano regolatore generale. Non si sa nulla neanche del pum e della variante urbanistica. Il ricorso al Tar contro il taglio dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud è positivo, ma è stato gestito male. Andava presentato subito, piuttosto che accettare, supinamente, i centoventi giorni per la presentazione dei progetti. E’ un termine che è stato imposto, senza alcuna valutazione sui tempi necessari alla definizione dei progetti. O i pare che prima di accettare, sia stata fatta una ricognizione seria. Parliamo di un ente che soffre di carenze di organico. Si rischia di far saltare tutti gli sforzi fatti dall’ex giunta per definire i progetti da finanziare”.

Salvo cambi di rotta, per ora piuttosto improbabili, quello che in campagna elettorale è stato il “Progetto civico”, che individuò Greco come candidato, non esiste più. Ex assessori della giunta Messinese, come lo stesso Salinitro e Flavio Di Francesco, a questo punto potrebbero imboccare la direzione di un’opposizione, piuttosto intransigente nei confronti di quello che è stato il loro candidato a sindaco. “Valuteremo al momento del congresso fondativo di “Siciliani verso la costituente”, conclude Salintro. I “civici”, però, sembrano ormai un lontano ricordo politico.

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