Coltellate alla compagna di corso, periodo di messa alla prova per la minore che la colpì

 
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I rilievi dei carabinieri dopo le coltellate

Gela. Due anni di messa alla prova. La minorenne accusata del tentato omicidio di una compagna di corso ha ottenuto il sì dal gup del tribunale minorile di Caltanissetta. Dopo la valutazione del contenuto delle relazioni prodotte dagli assistenti sociali, il giudice l’ha ritenuta idonea a svolgere attività di recupero, sempre all’interno della comunità che la ospita. Allo stesso tempo, gli è stata revocata la misura cautelare. I legali che la rappresentano, gli avvocati Francesco Enia e Giusy Ialazzo, da subito hanno chiesto che la giovane venisse sottoposta ad un periodo di prova. Sul finire dello scorso anno, ferì a coltellate una coetanea, che frequentava insieme a lei un corso di formazione professionale. Le avrebbe prima chiesto un chiarimento, pare per ragioni personali, e poi la colpì. La vittima ha riportato gravi ferite e la famiglia ha scelto di seguire il successivo procedimento, attraverso il legale Filippo Spina.

La difesa ha però sottolineato che l’imputata ha intenzione di cambiare vita, lasciandosi alle spalle il passato. Frequenterà un istituto scolastico e allo stesso tempo parteciperà alle attività nella struttura dove è stata trasferita, dopo aver lasciato il carcere minorile di Roma. Il procedimento è stato sospeso, appunto, per due anni. Periodicamente, verranno effettuate verifiche sulla sua condotta. La prima è già stata fissata per il prossimo gennaio.

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