“Con Greco nessun cammino comune”, Catania: “FdI va avanti verso la sfiducia”

 
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Catania e il coordinatore cittadino Scuvera

Gela. Ieri, è stato in città, dove è arrivato anche il ministro meloniano Andrea Abodi, ricevuto nella sede locale del partito. Il parlamentare Ars Giuseppe Catania, riferimento del gruppo locale, ha avuto modo di incrociare anche il sindaco Lucio Greco, durante un’iniziativa privata con lo stesso ministro al PalaLivatino. Fratelli d’Italia, però, non cambia rotta e attende il nuovo dibattito in aula sulla mozione di sfiducia. “Andiamo avanti – spiega Catania che è costantemente in contatto con gli esponenti locali – la nostra idea iniziale non cambia. Siamo per la sfiducia e aspettiamo che si ritorni in aula per motivare questa linea. Peraltro, qualche dubbio mi rimane sul fatto che la norma in materia permetta il rinvio della trattazione della mozione di sfiducia. Però, così è stato deciso”. Se i leghisti hanno proposto di ritirare le firme, considerando la mozione ormai quasi superata dal rinvio, i meloniani vogliono ribadire la netta distanza dall’amministrazione Greco anzitutto su un piano politico. “Il rinvio non è espressione di una maggioranza – aggiunge il parlamentare regionale – se consideriamo gli astenuti e chi ha votato no, capiamo subito che la decisione non è certo di una maggioranza, tutt’altro”. Sicuramente, il centrodestra si sta testando e la sfiducia è un banco di prova delicato, nel pieno della crisi finanziaria del municipio. Qualche inciampo si è subito notato, a partire dai cuffariani che hanno firmato la mozione ma poi in aula hanno sostenuto il rinvio. “L’unità del centrodestra – aggiunge Catania – è un valore da perseguire. Quello che è accaduto con la mozione di sfiducia si può considerare un caso a parte. Certo, le incertezze di alcuni non sono un tassello che possa aiutare a costruire un percorso condiviso. Penso comunque che un cammino comune del centrodestra in città sia possibile, almeno a bocce ferme”. Servirà qualche chiarimento interno. Catania è comunque certo che il centrodestra che verrà non avrà le insegne dell’attuale amministrazione comunale. “Il sindaco Greco? La nostra idea è chiara e il fatto che abbiamo firmato e sostenuto la sfiducia ribadisce la linea. Altri partiti di centrodestra, che erano in giunta, hanno preso le distanze. Non ci potrà essere un cammino comune con il sindaco, indipendentemente dall’esito del voto sulla sfiducia”.

Nonostante la mozione condivisa, nel centrodestra locale non c’è ancora stato alcun passo ufficiale. Manca un tavolo vero e proprio, necessario per programmare l’alternativa a Greco. I rapporti tra parlamentari regionali, come lo stesso Catania e il forzista Michele Mancuso, non sono sicuramente idilliaci. “Io spero che l’unità del centrodestra, anche per Gela, si possa concretizzare – conclude – per noi, è un obiettivo. Chiaramente, i matrimoni si fanno in due e in questo caso siamo in tanti e ci vuole la volontà da parte di tutti”.

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