“Con vertici nazionali FdI ho insistito su rilancio portuale”, Casciana: “Autorità è cruciale”

 
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Il consigliere Vincenzo Casciana

Gela. Ieri sera, insieme al consigliere comunale Pierpaolo Grisanti, ha confermato e ufficializzato, in aula consiliare, l’adesione a Fratelli d’Italia. Il presidente della commissione urbanistica Vincenzo Casciana (ora capogruppo del partito) torna a premere sul tema della portualità, che segue da tempo anche per ragioni legate alla sua attività lavorativa. Il punto decisivo, come aveva già spiegato, lo individua nell’intervento dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale, che ha ottenuto la gestione dei siti locali. “E’ proprio sul sistema portuale che ho chiesto ai rappresentanti nazionali e regionali di Fratelli d’Italia, con i quali ho avuto il privilegio di interloquire, di concentrare la loro attenzione . La portualità è un settore strategico cui bisogna dare gambe per camminare. Grazie ai grandi spazi disponibili, all’enorme potenzialità di funzione, alla felice posizione geografica il porto – dice – il sistema locale risponde alla domanda dei grandi traffici commerciali rappresentando uno dei poli per l’attività di transhipment del Mediterraneo. L’inserimento del porto rifugio e del porto isola nella circoscrizione di competenza dell’Autorità di sistema portuale del Mare della Sicilia occidentale contribuirà alla crescita dell’intero tessuto economico-industriale che gravita intorno all’attività di questo settore. A livello portuale, la città è entrata all’interno di una strategia nazionale dei porti e soprattutto sotto la governance di un’Autorità. Dopo anni di impegno, senza lesinare energie, siamo riusciti a costruire un percorso che ha portato alla firma di un atto di concessione”. Nessun riferimento all’amministrazione comunale, della quale Fratelli d’Italia è opposizione, ma invece il richiamo al lavoro svolto dall’assessore regionale uscente Toto Cordaro, riferimento degli ex “Liberamente” e a sua volta entrato in Fratelli d’Italia. “Importantissimo il contributo dato dall’assessore Toto Cordaro con la firma dell’apposito protocollo d’intesa che ha disciplinato il necessario passaggio di consegne all’Autorità di sistema portuale. Il decreto del Consiglio dei ministri andava contro una norma regionale che prevede la titolarità del porto in capo alla Regione. Grazie all’impegno profuso e alla disponibilità dell’assessore, si è riusciti a risolvere il conflitto tra le norme, arrivando alla firma di un  protocollo d’intesa che prevede che la titolarità rimane lla Regione, mentre tutta la  parte relativa agli investimenti, alla riqualificazione e alla gestione delle aree portuali passa all’Autorità – aggiunge – il porto avrà bisogno di una coabitazione virtuosa con il resto delle realtà portuali della Sicilia Occidentale, che va costruita con un confronto alla pari e con un piano d’azione condiviso. Le diverse anime portuali avranno così un valore aggiunto che va sfruttato fino in fondo. L’Autorità portuale non sarà soltanto un punto di riferimento istituzionale ma  dimostrerà di avere anche la forza e l’autorevolezza per essere, nello stesso tempo, cabina di regia, camera di compensazione e pensatoio per un tassello fondamentale nel mosaico della crescita di un territorio come quello locale”.

Per Casciana, l’Autorità apre una fase nuova. “Il porto all’interno dell’Autorità darà un’opportunità in più alle imprese garantendo prospettive di sviluppo sostenendo processi di re-industrializzazione, promuovendo la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali con l’obiettivo di rafforzare il tessuto produttivo locale e attrarre nuovi investimenti, destinati anche a salvaguardare i livelli occupazionali, stimolando la ripresa del tessuto produttivo in settori strategici. Per la città – dice ancora – è un’occasione importantissima per la rinascita e lo sviluppo. Un’opportunità che aprirà i tanto agognati sviluppi di valorizzazione turistica anche da diporto e potrà allargare ulteriormente gli orizzonti in quanto facendo parte di questa Autorità la città potrà accedere a progetti specifici in materia di investimenti e sicurezza e di sviluppo del settore. La città ha bisogno di infrastrutturarsi e occorre tenere dritta la barra in questa fase di trasformazione e di grandi opportunità”. Prima di tutto, bisognerà dragare il porto rifugio, ancora insabbiato, e cercare di capire quali saranno le direttrici sulle quali bisognerà muoversi per cercare di superare la sola presenza di un porto, allo stato semplicemente “fantasma”.

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