Consorzio bonifica, crisi senza fine: Flai, “stato di agitazione, governo regionale assente”

 
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Un'assemblea dei lavoratori del Consorzio locale

Gela. Il Consorzio di bonifica continua ad attendere una svolta, sempre più lontana. La situazione complessiva è di fortissima crisi. In settimana, si è tenuta un’assemblea dei lavoratori, indetta dalle sigle sindacali del settore, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Filbi-Uil. Non c’è solo il costante ritardo dei pagamenti in favore dei lavoratori ma più in generale a cedere in maniera progressiva è proprio l’intera strutturazione di un ente che dovrebbe supportare il comparto agricolo e che invece è ormai il grande assente, per mancanza di mezzi e di personale. La Flai-Cgil adesso ha dichiarato lo stato di agitazione. Dal governo regionale e dai vertici del Consorzio non arrivano riscontri alle richieste di incontro. Il segretario Flai Giuseppe Randazzo conferma la decisione della sigla sindacale. “Mancata riqualificazione di tutto il personale, ritardi nel pagamento degli stipendi, mancata erogazione del contributo da parte dell’assessorato al lavoro per il personale ex contrattista ai sensi dell’art. 30 della L.R. 5 del 2014 e stallo sulle soluzioni da individuare per il loro passaggio a full-time per sopperire alle carenze della pianta organica, blocco del turn-over ex art.60 L.R. 9/2021 che aveva permesso il passaggio a tempo indeterminato di sole 4 unità di lavoratori stagionali, mancato pagamento dell’integrazione oraria per gli ex Lsu che da aprile sono passati da diciotto a trentasei ore ma retribuiti solo per diciotto ore e infine, nonostante siamo a pochi giorni dall’inizio della campagna irrigua, non si hanno notizie circa l’avvio della stessa”, si legge in una nota ufficiale della Flai. L’indebitamento “è forte”, così spiega Randazzo, e con queste condizioni è impossibile assolvere agli impegni verso i consorziati che soffrono enormemente per la carenza idrica e la precarietà delle dighe. “L’indebitamento è sia nei confronti di terzi fornitori sia del personale dipendente. Continue procedure di pignoramento non permettono il regolare pagamento degli stipendi. Ci sono poi la scarsa manutenzione negli invasi e delle reti di distribuzione. Il mancato introito dei canoni dei consorziati fa sì che l’ente non riesca a fornire quel servizio che potrebbe fare la differenza rendendo la nostra agricoltura competitiva anche riguardo alla qualità dei prodotti del territorio, come dimostrato anche dalle recenti e sacrosante proteste degli agricoltori”, aggiunge il segretario Flai. Non ci sono segnali dalla Regione e il governo Schifani non ha per nulla cambiato passo rispetto al passato. La richiesta di incontro urgente, partita dalle sigle sindacali locali, è finita nel nulla.

“Nonostante il cambio del governo regionale e le rassicurazioni dell’assessore Sammartino, con rammarico denunciamo che nulla è cambiato rispetto ai governi precedenti, a cominciare dalle interlocuzioni con i vertici del Consorzio. Il 27 aprile scorso è stato chiesto, da Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil un incontro urgente al nuovo commissario straordinario del Consorzio di Bonifica della Sicilia Occidentale. Sono passati quarantacinque giorni. Evidentemente – aggiunge Randazzo – ci sono diversità di opinione tra noi e il commissario sul concetto di urgenza. Consigliamo di consultare la Treccani”. Lo stato di agitazione potrebbe precedere altre iniziative. L’appello finale è al governo regionale e alla politica. “Facciamo un appello pubblico all’assessore Sammartino e a tutta la deputazione regionale della nostra provincia – conclude il sindacalista – affinché si adoperino, ognuno per le loro competenze, per dare risposte alla lavoratrici, ai lavoratori e agli agricoltori”. Con l’estate appena iniziata, si prospetta un altro periodo buio per l’agricoltura locale e per un comparto che complessivamente dovrebbe trainare l’economia del territorio e invece si conferma relegato ai margini.

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