Contesa per i terreni, imprenditore minacciato con una pistola: chieste due condanne

 
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Gela. Una contesa sui confini delle loro proprietà terriere sarebbe stata alla base di una tensione costante nei rapporti tra due imprenditori agricoli locali. Uno di loro, finito a processo, è accusato di aver minacciato l’altro, anche con il supporto di un operaio, a sua volta a giudizio. Sarebbe stato proprio l’operaio, al culmine di animate discussioni, a mostrare una pistola per intimidire il rivale. Il proprietario agricolo minacciato è parte civile nel giudizio, che si tiene davanti al giudice Eva Nicastro. È rappresentato dal legale Filippo Spina. La procura, in settimana, ha concluso chiedendo la condanna dei due imputati.

Nove mesi per l’imprenditore e un anno per l’operaio. Richieste confermate dalla parte civile. I legali di difesa, gli avvocati Cristina Alfieri e Riccardo Balsamo, hanno invece messo in dubbio la fondatezza della ricostruzione, sottolineando che i rapporti tesi c’erano da tempo e sarebbero stati reciproci. Anche la presenza dell’arma, in ogni caso risultata a salve ma senza tappo rosso, secondo i difensori non è stata confermata. La decisione arriverà nel corso della prossima udienza.

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