“Continuità con Greco? Ma dov’è il progetto?”, Di Dio: “Quello di ieri non era un tavolo politico”

 
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Il coordinatore di Azione Luigi Di Dio

Gela. Il sindaco Lucio Greco, ieri nello sviluppo di una valutazione sui capitoli più delicati dell’attività amministrativa, non ha trascurato di prendere in esame anche l’aspetto politico. Non ha ancora ufficializzato la sua ricandidatura e vorrebbe perlomeno ottenere l’endorsement degli attuali alleati. Ha chiamato a raccolta gli assessori e il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. Ha parlato, al termine del confronto, di “gruppo unito” e del tentativo di ripartire da questa amministrazione per sviluppare potenziali alleanze. “Io non penso che quello di ieri sia stato un tavolo politico – dice il consigliere e coordinatore di “Azione” Luigi Di Dio – mi pare sia stata una riunione di giunta e giustamente il sindaco ha voluto prendere in esame le questioni più importanti. Le scelte politiche, invece, si fanno in altri tavoli, con i consiglieri e i riferimenti dei partiti. Ad oggi, non c’è un progetto politico per la città. Quindi, mi sembra presto per parlare di continuità amministrativa. Continuità a cosa, se manca un progetto per la città?”. Di Dio, che in giunta ha come riferimento l’assessore Francesca Caruso, a sua volta componente del gruppo cittadino di “Azione”, ritiene utile una riflessione diversa. “Prima di tutto, si deve passare da un progetto politico e siamo pronti a valutarlo – continua il consigliere – non abbiamo vincoli. Verificheremo i progetti che ci saranno e non necessariamente dell’attuale amministrazione comunale. Siamo una forza di centro e moderata e ci confronteremo con chi ce lo chiederà, purché si parta da un progetto o dalla sua costruzione. In caso contrario, lavoreremo per definirlo noi un progetto. Stiamo sviluppando il gruppo locale di Azione”. Fino ad oggi, Di Dio ha sempre rispettato il patto di cinque anni fa che lo legò all’amministrazione Greco ma è altrettanto convinto che alle urne si debba arrivare con un passo differente.

“Non possiamo parlare di continuità amministrativa o di un progetto finalizzato ad un’unica persona – dice inoltre – non dimentichiamo che ad oggi gli assessori vanno dietro alle emergenze e in consiglio non riusciamo ad avere i numeri per l’approvazione degli atti. Sarebbe questa la continuità amministrativa? Spero di no. Una cosa è assumersi la responsabilità di sostenere un governo di salute pubblica, altro invece è costruire un progetto di maggioranza e di governo della città”. Il coordinatore del partito di Calenda ricorda il fondamento dell’attuale condotta della giunta Greco. “Noi siamo rimasti a supporto dell’amministrazione – conclude – perché eravamo contrari al commissariamento. C’erano i progetti e i finanziamenti da salvaguardare e lo abbiamo fatto, con assoluto senso di responsabilità. Ora, però, vogliamo valutare il progetto politico. Siamo pronti a farlo con chi vorrà condividerlo o costruirlo insieme a noi. Federico? Non ci siamo ancora sentiti ma c’è massima disponibilità al dialogo”. Il coordinatore di “Azione” fa intendere che prima di siglare un’eventuale intesa per andare avanti nel solco di questi cinque anni di amministrazione, sarà essenziale un confronto politico ma soprattutto un progetto convincente per la città. Garanzie per un Greco bis non pare darne.

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