Crisi finanziaria, giorni cruciali: riequilibrio o dissesto, giunta ed esperti lavorano a decisione

 
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Il sindaco Greco, il presidente Sammito e gli assessori Romina Morselli e Francesca Caruso

Gela. Poco più di due settimane per sciogliere anche l’ultima riserva e decidere se si potrà avere in mano un piano di riequilibrio credibile oppure se si dovrà optare per il dissesto. “Al momento opportuno daremo le necessarie comunicazioni – dice il sindaco Lucio Greco – una cosa è certa, tutti gli organi competenti e gli uffici stanno lavorando con l’obiettivo del piano di riequilibrio richiesto dalla Corte dei Conti”. L’iter non è affatto semplice e non sono mancati gli inconvenienti: l’ultimo in ordine di tempo l’assenza di un dirigente finanziario. I riaccertamenti dei residui attivi e passivi si sono dimostrati ancora ostici e il rendiconto 2022 dovrebbe essere la tappa preliminare al piano. I tempi stringono e lo sanno sia l’avvocato Greco sia i suoi assessori, assertori di un’operazione “verità” tutt’ora in atto. Il consiglio comunale attende il da farsi. Il rendiconto 2022 e l’eventuale piano dovrebbero passare dall’aula. “C’è silenzio in questo periodo – spiega il presidente del civico consesso Salvatore Sammito – capiremo se si tratta di un silenzio che potrà consentire un piano di riequilibrio oppure se anticiperà il dissesto”. In municipio, rispetto a qualche tempo fa, l’opzione del dissesto non è più un tabù e c’è chi ipotizza che possa essere la soluzione alla quale si perverrà. Non sono solo i tempi stretti a far convergere verso questa ipotesi. Il piano di riequilibrio ventennale potrebbe rivelarsi assai ostico da attuare: gli adempimenti consistenti dettati dovrebbero essere attuati da una struttura interna che attualmente l’ente non ha a disposizione.

A fronte dello strumento del 2021, il rendiconto 2022 potrebbe riportare un disavanzo ancora superiore. Tutti aspetti che sono stati al vaglio degli esperti di Ifel, fondazione di Anci che sta sostenendo l’attività tecnica condotta dagli uffici finanziari del municipio. Tra passaggi necessari da sostenere (come i contatti con i maggiori creditori del municipio) e scelte che incideranno sul futuro più immediato, la crisi di bilancio si è rivelata una “palude” piuttosto difficile da guadare.

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