Crisi indotto, nuovo giro: gli operai ex Tucam, “ci vogliono solo a tempo”

 
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Gela. “Vogliamo lavorare, nessuno quì ha mai rifiutato le assunzioni”. C’è molta tensione tra gli ex lavoratori della società Tucam che, da alcuni mesi, sono in attesa dell’eventuale passaggio tra le fila di Sicilsaldo e Ergo Meccanica, dopo la conclusione di un accordo davanti al prefetto di Caltanissetta Carmine Valente.

I lavoratori, circa una ventina, vogliono chiarezza e l’hanno chiesta anche ai segretari provinciali del settore metalmeccanico di Cgil, Cisl e Uil. L’assemblea tenutasi alla presenza di Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese ha messo in luce tutte le difficoltà del momento. Stando ai lavoratori, Sicilsaldo e Ergo Meccanica, fino ad oggi, avrebbero soltanto contatto alcuni di loro proponendo periodi di lavoro a tempo determinato e senza troppe garanzie contrattuali. “In questo modo – dicono – si viola l’accordo concluso in prefettura a maggio”.
Dal canto proprio, i responsabili delle due aziende non procederanno ad eventuali assunzioni senza la certezza di poter contare su un numero adeguato di commesse da parte dei manager di raffineria. Adesso, anche gli ex Tucam potrebbero inscenare una mobilitazione decisamente più plateale, soprattutto qualora non dovessero arrivare risposte. L’indotto della raffineria, così, si conferma veramente minato.

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