Di Paola, “costruiamo campo ma senza schemi del passato”: Di Stefano, “progetto vincente, aperti ad Azione”

 
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Di Paola e Di Stefano insieme a dirigenti ed esponenti M5s e di "Una Buona Idea"

Gela. Domani, l’agorà politica per dare forma ad un progetto amministrativo, alternativo al centrodestra e alla giunta Greco, torna a riunirsi. Nelle scorse ore, annunciando la nascita di una federazione a livello locale, i vertici di Sinistra italiana e del laboratorio “PeR” hanno espresso una precisa convinzione: i moderati non possono rimanere al confine, sospesi tra le trattative in corso e quelle eventuali con altri gruppi, anche di centrodestra. Per l’avvocato Paolo Cafà (riferimento di Si) e per Miguel Donegani (tra i fondatori di “PeR”), il progetto deve essere costruito nel campo progressista e con chi si riconosce in questa area “senza mascariamenti”. Donegani ha ribadito che la coalizione dovrà essere “potabile”. “Per noi, non solo deve essere potabile ma anche bevibile – tiene a precisare il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola – penso che tutti i presenti all’incontro della scorsa settimana abbiano aderito perché anzitutto non si riconoscono né nel governo nazionale del premier Meloni né in quello regionale del presidente Schifani. Questo vale anche per qualche altro pezzo che mancava. Dobbiamo partire da questo e costruire il campo giusto che va delineato in maniera opportuna ma non con logiche di quindici anni fa. Il discorso centrosinistra-centrodestra mi sembra limitativo. Si deve puntare all’alternativa al governo nazionale, a quello regionale e alle coalizioni che li sostengono. Il candidato a sindaco farà da garante dell’intera alleanza”.

In attesa del secondo atto di domani, tra i più convinti che l’agorà possa diventare qualcosa di più c’è sicuramente l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, presente insieme alle delegazioni di “Una Buona Idea” e “Civico lab”. “Credo sia un progetto vincente – spiega – chi sta aderendo ha capacità politiche, amministrative e gestionali, di assoluto valore. Sono tutti necessari per costruire una struttura di buon governo. Ognuno deve fare la propria parte, ad iniziare da noi. Secondo me, questo puzzle può essere assemblato bene. Ognuno, credo, ha capito che se andiamo insieme il progetto sarà decisamente vincente. Alla città dobbiamo far comprendere che questo progetto è radicato sul territorio. Le scelte si fanno in città, anche per la squadra di governo e per il candidato a sindaco. E’ un buon inizio. Speriamo non ci siano disfunzioni. Ognuno è protagonista, in altri contesti non mi pare sia così e non invidio la posizione di molti coordinatori di partiti di centrodestra che vorrebbero partire ma si mette sempre tempo. La nostra alleanza non deve essere sul momento ma guardare al futuro politico e amministrativo”. Di Paola e Di Stefano non alzano muri neppure rispetto all’ipotesi di un avvicinamento di Azione, gruppo appena costituitosi in città. “Perché no?”, sottolineano. “Prima che con sigle e contenitori politici, il mio rapporto è con le persone. Già quando ero assessore ai lavori pubblici – aggiunge Di Paola – ho avuto modo di apprezzare l’attività di Di Dio e Caruso. E’ una forza moderata che nel progetto può sicuramente trovare spazio”. Dello stesso avviso è Di Stefano. “Non mi piace mettere pressione su partiti che attualmente sono in giunta – conclude – però, indipendentemente dalle decisioni che assumeranno, è un gruppo importante e composto da esponenti moderati e che si rifanno a questi valori. Spetterà poi a loro scegliere e delineare la strategia”.

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