“Dipendente Ghelas va pagata”, Tar conferma ma Comune non ha provveduto

 
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Gela. Il giudice del lavoro le ha dato ragione, disponendo che una lavoratrice di Ghelas possa ottenere i compensi indicati nel ricorso, avanzato dai suo legali, gli avvocati Gionata Virga e Seba Virga. A pagare deve essere il Comune. Palazzo di Città, fino ad oggi, non ha mai provveduto e negli scorsi giorni si è pronunciato anche il Tar Palermo. Alla giustizia amministrativa si sono rivolti proprio i legali della dipendente della municipalizzata. Tramite giudizio di ottemperanza, il Tar ha nuovamente disposto che il Comune paghi le somme. Si dovrà provvedere entro sessanta giorni. Intanto, se l’ente non dovesse provvedere, è già previsto l’intervento di un commissario ad acta, individuato con la nomina di funzionario della Regione. Nella decisione emessa dal Tar, si indica un criterio preciso, che può valere in tanti casi dello stesso tipo, con il Comune che troppo spesso non dà esecuzione alle decisioni definitive.

“Si precisa, a quest’ultimo proposito, che costituisce danno erariale patrimoniale il compenso che la pubblica amministrazione corrisponde al commissario ad acta nominato dal giudice amministrativo per effetto dell’inerzia dei soggetti preposti all’attuazione delle decisioni giudiziali”. Una conclusione che rischia di pesare su tanti casi analoghi. Palazzo di Città troppo spesso non dà esecuzione a sentenze, diventate definitive.

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