Disservizi idrici, dossier Comune trasmesso all’Ati: per Caltaqua “spesi 17 milioni”

 
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Gela. La relazione è stata trasmessa all’Assemblea territoriale idrica. Palazzo di Città ha inoltrato il dossier sui disservizi di Caltaqua in città, che era stato chiesto dal presidente dell’Ati, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Il presidente ha avanzato la richiesta a tutti i Comuni che fanno parte dell’Ati, così da poter valutare lo stato del servizio reso da Caltaqua, che soprattutto in città è spesso al centro di polemiche e dure critiche. Nonostante le bollette esose, da anni Caltaqua non riesce a soddisfare le esigenze degli utenti locali, che invece lamentano disservizi e scarsa qualità dell’acqua. Il sindaco Lucio Greco ha più volte denunciato l’assenza di un servizio idrico efficiente, chiedendo pubblicamente all’Ati di assumere decisioni forti, anche sul piano dell’eventuale scioglimento del contratto, così come era stato stabilito in sede di commissione tecnica, ormai due anni fa. Il presidente Conti e il direttore generale dell’Ati Antonino Collura valuteranno il contenuto della relazione inoltrata dal Comune, che ha messo insieme anche le segnalazioni pervenute dai comitati di quartiere. Da Caltaqua, invece, fanno sapere di essere in linea con i programmi e negli scorsi giorni l’azienda italo-spagnola, che gestisce il servizio idrico integrato, ha diffuso i dati relativi alla situazione complessiva in città, tracciando una situazione del tutto differente, che però non sembra trovare riscontro, almeno stando alle continue lamentele dei tanti utenti della città.

“Da inizio anno la percentuale di utenze servite in modalità H24 ha fatto registrare un incremento di ben il 33 per cento, passando da 4,97 per cento del 2016 all’attuale 37,96 per cento, consolidato nel mese di aprile. Questi sono i risultati ottenuti da Caltaqua–Acque di Caltanissetta S.p.A., gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, a seguito degli investimenti per oltre 17 milioni di euro realizzati sulla rete idrica a Gela sia con fondi pubblici che con fondi privati della Società, pari a circa 3,5 milioni di euro nel solo periodo 2018-2020. La difficoltà maggiore che ha condizionato e continua a condizionare il sistema di distribuzione idrica della città di Gela è senza dubbio lo stato in cui versano sia la rete di distribuzione sia le così dette condotte di avvicinamento. Infatti, a fronte dei 344 km di rete complessiva gestite da Caltaqua, ne sono stati sostituiti nel corso degli anni circa 70 km (pari a circa il 20 per cento). A completare la rete di distribuzione concorrono gli ulteriori circa 137 km di allacci idrici che servono 20.688 contatori (29.973 utenze). Gli investimenti privati di Caltaqua proseguiranno anche nel corso di questo 2021 – si legge in una nota diffusa dall’azienda – in cui verranno realizzati investimenti privati per complessivi 7,5 milioni di euro su tutto il territorio provinciale. Per il miglioramento della rete idrica della città di Gela gli interventi ammontano ad oltre 3,1 milioni di euro, in ottemperanza a quanto previsto dal Piano degli Investimenti 2020-2023 proposto dal Gestore e approvato dall’Autorità d’Ambito, nell’ambito di proficua interlocuzione e collaborazione con gli Enti e le Autorità preposte, che il Gestore ha sempre messo in primo piano per ottenere il continuo miglioramento del servizio idrico integrato reso agli utenti della Provincia di Caltanissetta. Infatti la società eseguirà investimenti privati su tutto il territorio provinciale per circa 27 milioni di euro nel periodo 2020-2023. L’obiettivo della società per la città di Gela è quello di continuare ad ampliare le zone servite in h24 per cui sono stati pianificati e già avviati degli interventi a finanziamento privato nelle varie zone poste a nord di Via Venezia (27 per cento dell’utenza) e nella zona cosiddetta “Ufficio Tecnico” compresa tra le vie Recanati, Tevere, Verga e Crispi (12 per cento dell’utenza). Al completamento di questi interventi sarà possibile raggiungere una copertura del servizio di distribuzione idrica in maniera continua h24 per circa l’80 per cento dell’utenza di Gela. Tra i principali investimenti compiuti con fondi privati da Caltaqua per valorizzare le fonti presenti nel territorio – così da attenuare l’attuale dipendenza al 100 per cento dalle forniture di Siciliacque, c’è quello connesso all’utilizzo delle risorse idriche emunte dalle fonti di Pantanelli che saranno potabilizzate nell’area del serbatoio Spinasanta (potenzialità complessiva a regime di circa 50-60 l/s). Per l’effettivo utilizzo dei primi 20-30 l/s si è in attesa di acquisire le necessarie autorizzazioni e concessioni da parte delle Autorità di riferimento territoriali e sanitarie. A iter completato sarà possibile utilizzare parte delle risorse idriche provenienti dai pozzi Pantanelli (pari, appunto, a circa 20-30 l/s) corrispondenti mediamente a circa il 15% delle risorse necessarie per la distribuzione idrica nella città di Gela. Contestualmente si procederà con gli ulteriori investimenti, sempre ricorrendo a fondi privati stimati, con l’obiettivo di incrementare le risorse disponibili a circa 50-60 l/s. Risorse preziose che serviranno anche per ridurre al minimo i disservizi all’utenza nei casi di mancata fornitura da parte di Siciliacque. La società proseguirà senza sosta nel percorso di ottimizzazione continua del servizio di distribuzione idrica per i cittadini di Gela nonché per il miglioramento del servizio idrico integrato dell’intera provincia di Caltanissetta”. Spetterà ai vertici dell’Ati verificare le informazioni contenute nella relazione sul caso Gela e definire le misure da assumere, anche nei confronti del gestore privato.

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