Dopo il calcio e la pallavolo anche il basket rischia di sparire

 
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Gela. Dopo il calcio di Prima Divisione e la pallavolo di serie A2 la Gela sportiva (se esiste) rischia di perdere anche la serie C Nazionale di Basket.

Troppa amarezza per portare avanti un progetto. Questa sera la dirigenza gelese ha incontrato gli organi d’informazione per esporre i problemi che attanagliano il regolare andamento di una stagione sportiva e che li costringeranno con molta probabilità, a lasciare la società a giugno. Tanti i motivi di questa scelta: Spettatori assenti nonostante il prezzo del biglietto sia di soli tre euro (la scorsa stagione guarda caso l’ingresso era gratuito e c’era tanta gente ad assistere alle partite). Assenti pure gli imprenditori e la classe politica.

Quest’ultima particolarmente vicina a inizio stagione, con progetti e idee, salvo poi dileguarsi puntualmente quando c’è da fare i fatti.  Una storia già vissuta con il calcio dopo l’abbondono del presidente Tuccio, “un illuminato” come l’ha definito l’amministratore delegato Gianfranco Caccamo, poiché ha avuto il coraggio di abbandonare un progetto che interessava a pochi.

Dunque tanta amarezza, ma anche convinzione nel portare a termine la stagione nel migliore dei modi, conquistando la salvezza sul campo a testa alta, e con la passione di sempre. Non a caso la dirigenza ha ufficializzato questa sera l’acquisto del forte Marco Paganucci e sta cercando un altro elemento da inserire nell’organico. A giugno si tireranno le somme. Quattro mesi di tempo per sperare che tutto possa cambiare ed evitare, così, di perdere ancora una volta un’altra importante realtà sportiva.

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