“E’ Greco che vuole mettere le mani sull’Ato”, sindaci: “Tutela lo status quo, ha tolto la maschera”

 
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I sindaci di Niscemi, Delia, Sommatino, Riesi, Butera e Mazzarino che fanno parte dell'assemblea Ato

Gela. La spaccatura è netta. L’assemblea dell’Ato rifiuti non trova un punto di convergenza e anche la seconda convocazione, fissata per discutere soprattutto della revoca del commissario liquidatore Giuseppe Lucisano, ha solo confermato che esiste uno scollamento evidente tra il sindaco Lucio Greco e gli altri primi cittadini dell’ambito. Abbiamo riferito che l’assenza dell’avvocato Greco e del funzionario del Libero Consorzio di Caltanissetta, non ha permesso neppure di avviare la discussione, dopo che ieri nessuno si era presento alla prima seduta. “Greco – dice il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti – ha tolto la maschera. Finalmente, ha dato conferma che non vuole alcun confronto. Poteva partecipare all’assemblea e invece è andato via. Vuole solo mantenere lo status quo di una liquidazione non liquidazione. Noi, da tempo riteniamo essenziale valutare il futuro dell’Ato, la cui liquidazione va chiusa prima possibile. L’ambito doveva essere liquidato già nel 2010. Invece, si va avanti determinando costi e spese. Il sindaco Greco, a questo punto, fa capire di voler, lui, mettere le mani sull’Ato e su tutto ciò che riguarda il ciclo locale dei rifiuti. Volevamo affrontare vicende importanti come la liquidazione, l’avvio dell’impianto di Brucazzi e verificare il tema delle vasche di Timpazzo. Chiediamo solo certezze sui tempi di liquidazione”. I primi cittadini di Niscemi, Delia, Sommatino, Mazzarino, Riesi e Butera, sono convinti che non si possa andare avanti senza un cronoprogramma dettagliato e al contempo non si rivedono nelle scelte del commissario Lucisano. Attendendo l’assemblea, hanno chiesto di far slittare il tavolo tecnico in Regione, al quale non hanno partecipato, e il monotematico in consiglio comunale non li ha visti tra gli invitati. Anche su quest’ultimo punto non ci sono convergenze.

“Non penso affatto di aver mancato di rispetto al consiglio comunale di Gela – dice il presidente della Srr4 e sindaco di Mazzarino Vincenzo Marino – ho inoltrato una comunicazione, con la quale informavo dell’impossibilità di partecipare, seppur ufficialmente invitato. Inoltre, ritengo che un dibattito pubblico di quel tipo si sarebbe dovuto tenere in presenza di tutti i sindaci dell’Ato. Poteva diventare strumentale. Rimando al mittente le accuse del sindaco Greco. Invece, devo constatare che è proprio il sindaco di Gela a sottrarsi al dibattito in assemblea e questo è molto grave. In ogni caso, mi scuso con i consiglieri ma non era assolutamente mia intenzione venir meno al rispetto istituzionale”. Il clima generale, soprattutto politico, è sempre più teso tra i primi cittadini dell’ambito. L’avvocato Greco, sulla base delle sentenze della giustizia amministrativa e delle note della Regione, è ancor più dalla parte del commissario Lucisano, che in consiglio comunale ha spiegato di muoversi sempre nel “rispetto della legalità”. Gli altri sindaci, invece, nutrono tante incertezze sull’operato del commissario, davanti ad una liquidazione che temono possa diventare infinita. Anche per queosto motivo, avrrebbero voluto approcciare la proposta del Libero Consorzio, che prevede la nomina di un liquidatore da affiancare a Lucisano, per quattro mesi.

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