E’ una lista politica? Vella, “si faccia chiarezza”: il Comitato si difende

 
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Gela. “Vorrei capire se i circa 200 mila euro spesi dall’ente comunale per organizzare, la scorsa estate, il referendum per l’adesione al libero consorzio di Catania siano stati utilizzati per assecondare un’associazione politica. Ci vuole chiarezza”.

“L’associazione nata due anni fa”.  Il consigliere comunale del Pd, Enrico Vella, chiede chiarimenti davanti alla vicenda che sta attraversando il Comitato per lo sviluppo dell’area gelese, promotore di quello stesso referendum, e adesso al centro delle polemiche politiche a seguito della comparsa dell’associazione politica “Popolo in movimento”. Al vertice dell’associazione, infatti, c’è Filippo Franzone, presidente del Comitato per lo sviluppo dell’area gelese. Circa quindici ex esponenti dello stesso comitato, negli scorsi mesi, l’hanno abbandonato accusando il presidente di avere solo mire politiche e di puntare alle imminenti amministrative proprio attraverso la lista “Popolo in movimento”. “L’associazione “Popolo in movimento” è stata costituita circa due anni fa – replica Giulio Cordaro componente del consiglio direttivo del comitato –   esattamente il 22 febbraio 2013. L’intento dei promotori – ammette – tutti facenti parte del Csag e inclusi molti di coloro che lo hanno lasciato, era quello di partecipare, con una lista di candidati, alle previste elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale. L’obiettivo era di potere garantire al Comitato una presenza attiva all’interno della provincia nissena per favorire gli interessi di Gela e dei comuni del comprensorio. Ma soprattutto, era una forma di protesta contro chi non aveva sostenuto il progetto di costituire la provincia di Gela, bocciando la proposta di iniziativa popolare. Dunque, l’associazione è stata costituita in tempi non sospetti”.

Politica o antipolitica? Una netta presa di posizione che, però, non sembra convincere Vella. “Non si può puntare sull’antipolitica, come ha fatto spesso il Comitato per l’area gelese – aggiunge il consigliere – e, poi, mirare alla formazione di liste elettorali”. Cordaro, però, vuole allontanare ogni sospetto. “Il Comitato – conclude – per la propria missione a favore della città è stato e rimane equidistante da ogni partito e movimento politico. Pertanto non presenterà alcuna lista civica né appoggerà qualsivoglia candidato a sindaco. Vale la pena ribadirlo per sgombrare il campo, definitivamente, da illazioni di basso livello. La missione del Comitato vola molto più in alto, e riguarda la crescita e lo sviluppo di Gela e del suo comprensorio. Non esiste alcuna spaccatura, in atto – conclude Cordaro – nel comitato per lo sviluppo dell’Area gelese. Qualche mese fa, con motivazioni strumentali e prive di fondamento, alcuni componenti del comitato e alcune associazioni hanno ritenuto di lasciare il Csag che da allora ha nuovamente ampliato la base associativa e ha continuato, sempre con grinta e determinazione, la propria attività, col supporto di trenta associazioni e senza alcuna spaccatura”.

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