Eccellenze in campo a supporto di una classe politica monotona

 
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Gela. C’è una Gela che cresce. Capace di garantire professionalità e investimenti economici. Caratterizzata da cittadini che non guardano al Nord come progresso e crescita ma (probabilmente) ne identificano una forza contraria alla nostra realtà.

Sanno che il ruolo di una politica col contraddittorio potrebbe sbloccare il freno che rallenta lo sviluppo del loro meridione.

Hanno deciso di non sognare il cambiamento ma di attivarsi per esserne parte integrante. Queste persone sono eccellenze nascoste che andrebbero valorizzate, aiutate e sostenute.

Persone che, comunque, non hanno bisogno della canonica pacca sulle spalle e non sono alla ricerca della promessa di un posto di lavoro. Sanno materializzare i loro sogni e sono alla ricerca di nuovi obiettivi. Sono gelesi capaci anche di riconoscere i traguardi altrui e considerarli come valore aggiunto per una crescita collettiva del territorio.

Persone che hanno deciso di non salire ancora una volta su quel treno che conduce al nord. Dalle regioni del settentrione, individuate come uniche sedi di crescita e studio possibile, hanno fatto le valigie per tornare a casa.

Oggi, conoscono quella regia più forte che obbliga tutti a percorrere tappe che regolano flussi d’interessi economici che non giovano alle nostre terre. La loro presenza va corteggiata perché possa essere da stimolo per chi ancora non riesce ad alzare la testa.

Chi detiene il controllo politico amministrativo sa che non può (deve) ignorarli se vuole programmare uno sviluppo reale. La città grazie a queste eccellenze ha mosso i primi passi e pretende di diventare più appetibile. Loro sono esempio di crescita e uno stimolo in più per iniziare il nuovo anno.

Auguri.

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