Estorsioni e carabinieri, concessi i domiciliari al maresciallo Giovanni Primo

 
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Gela. Si sono affievolite le condizioni che hanno giustificato, per diverse settimane, la detenzione all’interno di un carcere militare del maresciallo dei carabinieri Giovanni Primo, già in servizio al reparto territoriale di via Venezia.

Così, il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta Maria Carmela Giannazzo ha detto sì alla richiesta di attenuazione della misura cautelare nei suoi confronti.
L’avvocato Flavio Sinatra, legale di fiducia di Primo, ha ottenuto il trasferimento ai domiciliari. Il carabiniere, finito al centro di un’indagine coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, è accusato di aver posto sotto estorsione alcuni esercenti locali e di aver avuto strettissimi rapporti con il gruppo criminale capeggiato da Giuseppe Alferi.
A conclusione del blitz messo a segno dai suoi stessi colleghi, vennero fermati altri tre carabinieri, a loro volta ritenuti molto vicini al maresciallo.

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