Ex cinema Granvillano, sul nuovo palazzo sospetti di lottizzazione abusiva

 
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Gela. Su una sezione delle spoglie del cinema Granvillano si sta edificando un edificio di dieci piani invece dei due previsti da una prima concessione edilizia.

L’iter dei lavori autorizzati dal dirigente del settore Edilizia privata, Giovanni Costa, e dal responsabile del servizio, Salvatore Lombardo, potrebbe essere sospeso per presunti sospetti “di procedura di lottizzazione abusiva”.

Il progetto della struttura nasce dal frazionamento di un edificio esistente ma non terrebbe conto delle previsioni specifiche del Prg. Si temono ricadute sulle opere di urbanizzazione e, soprattutto, sui diritti negati ai titolari della frazione del fabbricato rimanente.

A contestare la concessione del costruendo fabbricato del rione Caposoprano, compreso tra via Cicerone, via Modena, via Bonfiglio Fiorentino e via De Chirico, è Michelangelo Amatore, che si è rivolto all’autorità giudiziaria per chiedere la sospensione della concessione edilizia rilasciata il 4 novembre del 2011 alla ditta Psaila.

Con una nota, inviata anche al sindaco Angelo Fasulo, all’ufficio Edilizia privata, al comandante di polizia municipale, alla Procura e al Genio civile, Amatore parla “del rilascio di una concessione in barba alle leggi e in pieno stato di abusivismo”, indicando una serie di disagi.

“Dalla nota comunale non è stato stabilito chi e come dovrà rifare il prospetto del fabbricato residuo – accusa Amatore – che con il frazionamento perde di fatto la titolarità dei volumi costruttivi residui a vantaggio del nuovo fabbricato”.

Sarebbero state ignorate anche le competenze sulle opere di urbanizzazione. “L’intervento parziale autorizzato – prosegue Amatore – va esattamente nelle direzione opposta allo spirito codificato della legislazione urbanistica di tutti i tempi, cioè il risanamento e il decoro, vedrà sorgere una mostruosità che declasserà il nuovo e mortificherà il vecchio, lasciandolo anche privo di ogni futura possibilità di risanamento per mancanza di spazi da destinare a parcheggi e volumi per ricostruire l’esistente”.

Dal canto suo, Salvatore Vella, amministratore della società Fv Immobiliare, respinge ogni accusa precisando che si tratta “di una delle poche iniziative imprenditoriali che ha scontato, prima dell’avvio del cantiere, un lungo iter amministrativo volto all’ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente. In particolare, la proprietà ha affrontato anche le questioni relative alla doppia conformità in relazione al nuovo piano regolatore”.

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