Furto a Macchitella, obbligo di firma a Turco: arresto convalidato e lascia carcere

 
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Gela. Avrebbe approfittato del ponteggio allestito per la ristrutturazione di uno stabile di via Fontanarossa, a Macchitella, per entrare nell’appartamento al quinto piano, portando via quello che ha trovato, anche le placche in metallo degli interruttori e delle prese di energia elettrica (circa sessanta). Dopo l’arresto effettuato dai carabinieri, il quarantacinquenne Gianfranco Turco si è presentato davanti al giudice Elena Kildani. Difeso dall’avvocato Salvo Macrì, avrebbe spiegato di non essere entrato nel cantiere per rubare, ma solo perché conosceva alcuni operai impiegati. Ha fornito una ricostruzione che però non ha convinto il pm Luigi Lo Valvo. Il magistrato ha chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere. L’arresto è stato convalidato, ma Turco torna in libertà. Gli è stato imposto l’obbligo di firma.

Il difensore ha spiegato che, nonostante i tanti precedenti penali alle spalle, il quarantacinquenne già da tempo starebbe tentando di portare avanti una nuova vita, lontana dai reati del passato. Anche per questo motivo, il legale ha chiesto di dargli una possibilità. In ogni caso, Turco dovrà ripresentarsi dal giudice per la prosecuzione del giudizio direttissimo.

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