“Gaia e Sofia, dobbiamo chiedervi perdono a nome di tutti gli adulti”

 
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Gela. I risvolti giudiziari si mischiano con i sentimenti di tristezza e rabbia. Gela ha vissuto oggi uno dei giorni più bui. La Chiesa Madre ha ospitato le piccole bare bianche che custodiscono i corpi di Maria Sofia e Gaia, le bambine di 9 e 7 anni uccise della madre.

Mentre in ospedale l’infanticida veniva interrogata, in chiesa Madre centinaia di persone davano l’ultimo saluto a Sofia e Gaia.

Alle 15,30 quando i funerali per l’ultimo alla presenza del vescovo Rosario Gisana. Per espressa volontà dei familiari delle piccole Maria Sofia e Gaia, sia la camera ardente che i funerali si sono svolti in forma strettamente privata.  

“Il cuore dei vostri familiari si è colmato di confusione, rabbia, odio, contraddizioni – ha detto il vescovo Gisana  – La nostra città è molto sofferente per tante ragioni, certo questa è una ulteriore sofferenza. Queste due bambine sono innocenti quanto lo è stato Gesù e la loro somiglianza a Gesù Bambino sta proprio nella loro innocenza, nella loro genuinità. Quello di Gaia e Maria Sofia è un sangue innocente e custodirà le sorti di Gela”.

Straziante il ricordo delle maestre e di alcune compagnette. “Sarete gli angeli dell’istituto Suor Teresa Valsè – ha sussurrato tra le lacrime la maestra Paola –  vi chiediamo scusa a nome di tutti gli adulti per non avervi dato la possibilità di vivere la vostra vita”.

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