Garanzia giovani, la beffa del Ciapi: esclusi cinquanta vincitori di concorso

 
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Palermo. Doveva rappresentare la speranza di trovare un lavoro. Si è rivelato per ora un bluff. Stiamo parlando del piano “Garanzia giovani”.

Vincitori di concorso, ma solo sulla carta. Lo scorso 23 Gennaio, è stata notificata dallo staff legale composto dagli avvocati Stallone, Leone, Fell, La Malfa e Caradonna una diffida al Ciapi avente ad oggetto l’esclusione, a concorso concluso, di circa 500 candidati idonei al programma denominato Garanzia Giovani. Attraverso questo atto, 50 operatori del settore formazione hanno chiesto al Ciapi, e alla Regione, di essere convocati entro 15 giorni per la stipula del contratto di lavoro.

L’iniziativa è solo l’ultimo atto di una vicenda giuridicamente incomprensibile che, allo stato attuale, nega arbitrariamente il diritto all’assunzione di centinaia di precari del comparto formazione. Nel caso in cui anche questa diffida dovesse cadere nel vuoto, si aprirà a carico degli enti regionali coinvolti un contenzioso giudiziario che mira ad ottenere l’assunzione diretta dei vincitori di concorso e il relativo risarcimento danni.

La storia. Lo scorso 25 luglio 2014  il CIAPI di Priolo ha emanato il bando di selezione, per titoli ed esami, degli operatori del programma denominato Garanzia Giovani; La selezione pubblica era volta all’assunzione di 2065 differenti figure professionali per l’attuazione delle misure offerte da Garanzia Giovani;

Il 26 agosto 2014, il Ciapi di Priolo ha reso note le richieste pervenute, divise per profili professionali, per un totale di 2263 candidature; Immediatamente l’Ente ha effettuato una prima scrematura del numero di domande pervenute, verificando la sussistenza dei requisiti sopra indicati, ed escludendo, per tale ragione, 304 candidati dalle prove scritte di selezione;

Il 14 ottobre 2014, il Ciapi, nel pubblicare le date delle prove scritte, ha contestualmente affisso l’elenco dei candidati ammessi con riserva e dei candidati non ammessi alle selezioni. Nessuna contestazione è stata sollevata in quella sede agli odierni istanti, i quali il 16 ed il 17 ottobre hanno, pertanto, sostenuto gli esami in quanto candidati idonei al concorso; Conclusi gli esami, il 25 novembre è stata pubblicata la graduatoria provvisoria, distinta per aree funzionali, con il dettaglio della posizione e del punteggio di ogni candidato, scaturito dalla somma dei titoli e del punteggio degli esami;

I candidati, ritenuti idonei per l’espletamento della seconda fase concorsuale, hanno con proficuo superato anche la prova d’esame scritta e, per l’effetto, sono stati inseriti nella graduatoria sopra richiamata. Il 15 dicembre il CIAPI ha, pertanto, pubblicato un comunicato con il quale ha invitato i candidati idonei a far pervenire allo stesso entro il 22 dicembre tutti i documenti comprovanti quanto dichiarato in sede di autocertificazione; due giorni dopo, successivamente alla presentazione della documentazione utile a comprovare il possesso dei requisiti, e la verifica effettuata dall’ente, è stata pubblicata la graduatoria definitiva corredata dai punteggi relativi ad ogni posizione;

L’esclusione a sorpresa. Hanno quindi atteso di essere convocati per essere contrattualizzati ed iniziare a lavorare. Il 7 gennaio l’amara scoperta; non sono fra i convocati per la sottoscrizione del contratto per lo svolgimento delle attività relative al programma garanzia giovani;

Il Ciapi di Priolo ha comunicato solo ad alcuni il motivo di esclusione dalle convocazioni per la firma del contratto, inviando una mail non certificata o rispondendo verbalmente alle richieste esposte personalmente da alcuni di loro; Il Ciapi chiede ai candidati di “dimostrare di aver maturato esperienza per un periodo non inferiore a due anni in materia di erogazione di politiche attive del lavoro” specificando, sin d’ora, che la mera allegazione di contratti di lavoro con enti operanti nel settore della formazione professionale e delle buste paga, non è sufficiente a tale scopo”.

Una pregiudiziale postuma che sa di presa in giro visto che senza quei requisiti non avrebbero neanche dovuto partecipare al concorso. Da qui la diffida al Ciapi per fare firmare il contratto entro due settimane ai vincitori di concorso.

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