“Gela in crisi come Priolo e Milazzo”, i metalmeccanici chiedono certezze

 
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Gela. I poli industriali di Gela, Priolo e Milazzo in crisi e i metalmeccanici chiedono un cambio di passo, soprattutto per evitare il definitivo collasso occupazionale.

I metalmeccanici riuniti a Siracusa. Un vertice ha riunito operai e sindacalisti della Fiom. Il caso della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore non sembra isolato. “Il sito di Gela – spiega il segretario provinciale della Fiom Orazio Gauci – non è l’unico in difficoltà. Sia a Priolo che a Milazzo le prospettive occupazionali, ad eccezione dei periodi di fermata degli impianti per le manutenzioni, non lasciano ben sperare”.

Per questo motivo, la sigla dei metalmeccanici della Cgil ha riunito i rispettivi rappresentanti regionali e, soprattutto, quelli dei tre poli industriali. L’incontro si è tenuto a Siracusa, nelle ultime settimane meta di centinaia di operai dell’indotto di contrada Piana del Signore impegnati nella manutenzione degli impianti dello stabilimento Isab. “Adesso – continua Gauci – l’altra emergenza riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga.

Decine di operai dell’indotto Eni, compresi quelli ex Implaca e Comeco, hanno concluso il periodo di mobilità. Dalla regione non arrivano segnali in merito al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga che sarebbero l’unica soluzione. Il rischio è di trovarci davanti a operai senza più coperture previdenziali mentre i lavori sia in raffineria che nella sfera Enimed stentano a partire”.

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