“Gelo” Sammito-Greco, presidente contro sfuriata sindaco: “Tutti in aula sono ospiti ci vuole rispetto”

 
1
Sammito e Greco (immagini di repertorio)

Gela. La sfuriata politica del sindaco Lucio Greco, che giovedì sera in consiglio comunale sul caso Ghelas ha attaccato sia l’opposizione e soprattutto la sua stessa maggioranza, ha generato effetti collaterali che adesso l’avvocato dovrà tentare di recuperare. Le sue parole non sono piaciute neanche ad un fedelissimo come il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. “Premesso che la proposta è arrivata presso gli uffici della presidenza nel tardo pomeriggio di mercoledì e solo la presenza al lavoro di un dipendente dell’ufficio, che ringrazio personalmente, ha permesso di effettuare la convocazione del consiglio comunale, con così poco preavviso, fatto che mi auguro non si ripeta – dice – durante i lavori in aula sono state espresse legittime perplessità tanto dall’opposizione quanto dalla maggioranza sulla legittimità dell’atto e della competenza o meno del consiglio. L’amministrazione, per tutta risposta, e in primis il sindaco, ha esternato disappunto riguardo alle domande poste dai consiglieri specie da quelli di maggioranza. Voglio ricordare sopratutto a me stesso che il civico consesso è il luogo dove i consiglieri comunali possono e devono disquisire su qualunque atto venga portato in aula e che, ad eccezione degli stessi, tutti sono ospiti e di conseguenza devono avere un atteggiamento, un linguaggio e un comportamento rispettoso del ruolo che gli stessi ricoprono”. Insomma, il sindaco e i suoi assessori sono avvisati, niente più “sceneggiate” politiche in consiglio, soprattutto quando in ballo ci sono i rapporti con la maggioranza.

Sammito, nonostante i rapporti politici che lo legano al sindaco, va ancora oltre. “Dopo ben quattro ore di dibattito, i consiglieri di maggioranza rimasti in aula si sono sobbarcati l’onere e l’onore di votare l’atto – continua – se da un lato l’opposizione ha criticato l’atto e denunziato in aula l’eventualità che la Corte dei conti potesse accanirsi, decidendo di astenersi dal voto, gli undici consiglieri di maggioranza, compreso il sottoscritto, hanno deciso di garantire il posto di lavoro a settantaquattro padri e madri di famiglia. Questo alto senso di responsabilità non può significare per il futuro supina subordinazione all’amministrazione, che deve avere il massimo rispetto istituzionale della funzione di controllo degli atti amministrativi da parte del civico consesso”. Il presidente (del gruppo di “Un’Altra Gela” lo stesso di Greco) segue la scia di chi, in maggioranza, ha risposto senza esitare agli attacchi del primo cittadino. “Auspico per il futuro che nessuno pretenda che l’aula consiliare debba accogliere gli atti e le delibere, incondizionatamente senza se e senza ma – conclude – reclamiamo la nostra indipendenza nella valutazione degli atti, che non significa cercare cavilli di lana caprina, ma massima attenzione e cura nella valutazione degli stessi”. Greco ha aperto una crepa politica, sempre più pericolosa.

1 commento

  1. Bravo Totò sei un grande, il sindaco visto le brutte figure farebbe bene a cambiare l’intera squadra degli assessori che finora si sono dimostrati incompetenti ed incapaci.
    Poi i dirigenti sono il cancro dentro il palazzo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here