“Giunta? Pd mai con nemici città”, Di Cristina: “Apprezzo solo Di Stefano e Malluzzo”

 
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Di Cristina conferma i tanti dubbi sulla tenuta politica dei pro-Greco

Gela. “Un anno fa, in giunta, il problema era il Pd, perché avevamo chiesto l’azzeramento e un maggiore coinvolgimento dei partiti. Alla luce di quanto accade oggi, mi pare di capire che il problema non fosse affatto il Partito democratico”. Il segretario provinciale dem Peppe Di Cristina, dodici mesi fa sostenne la linea politica dell’addio alla giunta Greco. Ora, la coalizione dell’avvocato si trova a fronteggiare l’ennesima crisi. Gli alleati hanno chiesto l’azzeramento, praticamente totale. “Non facciamo parte della maggioranza e non conosco le dinamiche interne – continua Di Cristina – è chiaro che c’è qualcosa che non va e a pagarne le conseguenze è la città. Spero che si possa ritrovare un equilibrio”. Di Cristina fa capire che i dem, allo stato, non sono granché interessati ad andare in soccorso dell’avvocato. “Queste decisioni non toccano a me – dice ancora – il Pd è un partito collegiale e a decidere sono il segretario cittadino e la direzione. Certamente, avrei difficoltà a stare insieme ai nemici della città, quelli che hanno votato per il taglio della darsena commerciale oppure che sono favorevoli a più rifiuti a Timpazzo. Cosa diversa, invece, se si ragionasse in una prospettiva di stabilità. Ripeto, non sono decisioni che spettano a me. Anzi, dirò di più. Su Timpazzo non ci fermiamo affatto, perché siamo sicuri che tra quattro mesi il problema sarà ancora più grave da fronteggiare”. Quasi inaspettatamente, Di Cristina, che così come il segretario cittadino del partito Guido Siragusa, è stato spesso tranciante nei giudizi sulla giunta, non getta tutto in mare.

“Chiaramente, in giunta c’è chi non è stato in grado di lavorare bene – aggiunge – però, onestamente, penso che il vicesindaco Terenziano Di Stefano abbia fatto un lavoro eccezionale con “Agenda Urbana” e anche l’assessore Cristian Malluzzo ha dimostrato di saper lavorare per la città. Sono esponenti di giunta, politicamente molto distanti da me e dal Pd, ma ritengo che debba emergere una certa differenza tra chi sta lavorando con risultati e altri assessori che invece non riescono a produrre risultati. Sull’emergenza sanitaria e il nuovo aumento dei casi di contagio, sono certo che ci siano responsabilità dell’assessore e amministrative, anche sul piano della mancata informazione”. Davanti ad una maggioranza che deve fare i conti con nuove fratture politiche, i dem scrutano, anche se quella di un rientro appare un’ipotesi decisamente poco battuta.

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