I lavoratori di Enimed incrociano le braccia, “non siamo un pubblico servizio”

 
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Gela. I lavoratori della società Enimed, aderendo all’appello rivolto dai colleghi di raffineria e dai sindacati locali e nazionali, hanno scelto di aderire ufficialmente agli scioperi programmati per il 28 ed il 29 luglio.

I lavoratori giornalieri si fermeranno dalle 8 del mattino del 28 luglio e fino alle 17 del giorno successivo. I turnisti, invece, incroceranno le braccia dalle 5 del mattino del 28 luglio e fino alle 5 del mattino del 30 luglio. In questo modo, i dipendenti della società d’estrazione del gruppo Eni mettono in campo le ore di blocco dal lavoro decise a conclusione di un’assemblea svoltasi la scorsa settimana.
“Le attività legate all’estrazione petrolifera – scrivono le rsu sindacali – non rientrano tra i servizi pubblici essenziali. Le squadre di sicurezza, quindi, saranno a disposizione solo ad impianti fermi, sia on shore che off shore”.
Un chiaro messaggio davanti alle decine di atti di precettazione fatti recapitare anche agli operatori Enimed. Non a caso, la comunicazione è stata inoltrata alla prefettura di Caltanissetta e ai vertici aziendali.

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