I “lealisti” non ci stanno più, “basta giochetti”: “Giunta? Prima serve una maggioranza”

 
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L'assessore Romina Morselli e il capogruppo di "Un'Altra Gela" Giuseppe Morselli

Gela. Prima, la stabilità in consiglio comunale; solo successivamente si potrà ragionare su un’eventuale riorganizzazione della giunta. I “lealisti” hanno fatto arrivare le loro condizioni, sul tavolo del sindaco Lucio Greco. “Basta più giochetti – dice il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli – non si può votare in aula consiliare insieme all’opposizione e poi venirsi a sedere per partecipare alle riunioni della maggioranza. Bisogna dimostrare di essere maggioranza. Non ci sono altre riflessioni da fare. Io devo capire con chi posso condividere un progetto politico. Le parole di ieri del sindaco Lucio Greco mi sembrano andare in questa direzione. Senza una maggioranza compatta, meglio lasciar perdere. Se non ci saranno le condizioni, si può anche rinunciare”. Morselli è uno dei consiglieri che fin dall’inizio ha condiviso la linea del sindaco. Ormai da troppo tempo, però, i “lealisti” guardano con molta disapprovazione la condotta dell’ala “critica”. Nel corso della riunione convocata ieri da Greco, Morselli ha richiamato il caso dei consiglieri di “Liberamente”, Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti (quest’ultimo con un trascorso nello stesso gruppo di Morselli). Senza chiarezza di posizioni, i fedelissimi di Greco potrebbero anche abdicare. Non accettano più tatticismi, magari finalizzati ad alzare la posta in gioco. Con i fedelissimi che reclamano una verifica profonda, Greco potrebbe stoppare le riflessioni in atto sull’assetto della giunta. Sul secondo assessorato da assegnare a Forza Italia, in maggioranza le valutazioni sono tutt’altro che favorevoli. “Prima di tutto, bisogna capire qual è la maggioranza – dice Romina Morselli – sarà poi necessario testarne la tenuta e solo dopo potremo ragionare di assetti. Non accettiamo più che ci siano alleati che in aula si limitano a giochetti e a tattiche precostituite, con voti a corrente alternata oppure con consiglieri che votano e con altri che non lo fanno”. La diffidenza è profonda, quasi irrimediabile, salvo che non si riparta dalle commissioni.

I pro-Greco vogliono mettere alla prova i “critici”. Attendono un passo deciso del presidente della commissione affari generali, il capogruppo di “Liberamente” Vincenzo Casciana. Spetterà a lui dare segnali, rimettendo mani allo schema delle commissioni, che tanti scontri ha alimentato tra le fila dell’alleanza. I consiglieri più vicini al sindaco, con il voto che ha fatto passare la griglia proposta dall’opposizione, sono stati praticamente isolati e ora aspettano che ci sia un cambio di rotta. Senza un’apertura vera, “Liberamente” potrebbe finire fuori dalla maggioranza, questa volta in maniera ufficiale. Commissioni, un test di tenuta dei pro-Greco e gli assetti di giunta, sembrano tutti pezzi di un puzzle, che dopo due anni fanno ancora fatica ad incastrarsi nel migliore dei modi. Se nessuno dimostrerà “buona volontà”, allora potrebbe saltare tutto e c’è chi ancora parla di azzeramento. I fedelissimi dell’avvocato aspettano di “firmare” un patto di fine mandato, che se trovasse la giusta maggioranza, potrebbe addirittura già mettere le basi per un Greco-bis, anche se ad oggi appare ancora prematuro ipotizzarlo.

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