“I tagli ci fanno morire!”, patronati a rischio: operatori protestano in piazza

 
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Gela. “Vogliono far chiudere i battenti anche all’ultimo baluardo del welfare locale. Con l’ennesimo taglio di risorse governativo, i patronati rischiano di dover dire addio ad almeno il quaranta percento del personale solo a livello locale”.

Gli esponenti delle principali sigle sindacali che, da decenni, seguono l’attività di patronato in città sono in costante mobilitazione e, anche nelle ultime ore, hanno proseguito la raccolta firma per dire no ai tagli.
“Da noi – spiegano Massimo Melinci, Aurelio Massimo, Antonino Ventura e Sharon Capici – tutto è gratis. I cittadini sanno di poter contare sui patronati per ogni evenienza. Negli ultimi anni, il nostro lavoro è diventato essenziale anche per gli uffici Inps che hanno notevolmente ridotto i tempi per la chiusura delle pratiche. Davanti a tutto questo, cosa fa il governo? Taglia!”.
Per questa ragione, i responsabili locali di Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil e Acli sono scesi in piazza con l’obiettivo di informare quegli stessi cittadini che usufruiscono dei loro servizi. “Il governo ha aumentato le nostre competenze – continuano – ma, allo stesso tempo, taglia le risorse. Come dovremmo coprire i costi? Senza contare la concorrenza che viene portata avanti da tante “botteghe private” che chiedono soldi in cambio dei servizi”.

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