I tesori della città sotterranea: nel cantiere di via Crispi anche corredi funebri

 
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Gela. Anfore da trasporto e contenitori a pareti sottili utilizzati per banchetti funebri di età arcaica sono stati rinvenuti all’interno di una fossa pavimentata del diametro di tre metri, in via Francesco Crispi.

A riportarli alla luce sono stati, martedì pomeriggio, gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori di sostituzione della condotta idrica in città. L’importante scoperta conferma l’esistenza in età arcaica di una necropoli, come anticipato la scorsa settimana quando le ruspe scoprirono un sepolcreto circoscritto da un piccolo cerchio di pietre, costituito da tre tombe, una delle quali rappresentata da una grossa anfora. Ieri, l’archeologo Gianluca Calà, della Soprintendenza ai Beni culturali, è tornato in città per ispezionare l’importante rinvenimento di interesse archeologico e consentire di portarlo al museo archeologico in attesa di essere esposto tra le teche. I lavori alla condotta idrica non subiranno ritardi. “Abbiamo intercettato un vero e proprio repulisti – assicura l’archeologo Calà – Cioè, una grande fossa del diametro di circa 3 metri che venne usata al fine di conservare le ceramiche che erano in disuso. Venivano conservate in maniera sistemata e degna. Purtroppo abbiamo rinvenuto solamente la porzione a sud, la metà nord è stata cancellata probabilmente da precedenti lavori di edilizia pubblica. E’ interessante rilevare il ritrovamento del pavimento della fossa, sulla quale hanno poggiato tutti questi oggetti. Si tratta di una infrastruttura a servizio delle necropoli. Questo generi di fosse si trovano sempre in ambiente di necropoli e nei pressi delle tombe. Quindi è in rapporto con la scoperta effettuata la settimana scorsa”.

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