Il blitz “Falco”, Di Noto lascia gli arresti domiciliari: avrà l’obbligo di firma

 
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Gela. Si era costituito dopo essere stato coinvolto nel blitz “Falco”. Il ventiquattrenne Giuseppe Di Noto, sottoposto agli arresti domiciliari, torna in libertà. Avrà l’obbligo di firma. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta gli ha concesso il solo obbligo di firma, revocando proprio i domiciliari. La richiesta di revoca della misura è stata formulata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello. La difesa ha sottolineato soprattutto la condotta collaborativa assunta dal giovane indagato, da tempo residente nel nord Italia per motivi di lavoro. I magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, i poliziotti della mobile nissena e quelli del commissariato locale, però, lo ritengono uno dei presunti pusher che avrebbero gravitato intorno al trentaduenne Gianluca Pellegrino, considerato capo del gruppo e anello di congiunzione con la famiglia mafiosa degli Emmanuello.

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