Gela. La Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento con rinvio per la posizione del trentanovenne Gianluca Pellegrino, figura di spicco nel blitz “Falco”. Rispetto proprio alle contestazioni mossegli sulla base dell’inchiesta, era già venuta meno l’accusa di essere capo dell’organizzazione, secondo gli investigatori legata al gruppo Emmanuello. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giacomo Ventura, si è rivolta nuovamente ai giudici romani. Nel ricorso, si chiedeva di valutare aspetti anche tecnici sia sulla continuazione sia sul punto delle attenuanti. Inoltre, per il legale l’entità della pena è da rivedere mancando il ruolo di capo del trentanovenne.
Inizialmente, la condanna era stata a ventiquattro anni di detenzione, poi ridotti. La difesa ha sostenuto l’accoglimento delle ragioni del ricorso. La decisione dei giudici romani determinerà un ulteriore procedimento d’appello, sui punti indicati.
