Il PNRR, occasione più unica che rara per la Sicilia

 
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Il PNRR è un qualcosa che non va sottovalutato. Certo, per il momento, complice la caduta del Governo Draghi e le elezioni del 25 settembre, si è un po’ fermato il tutto. Ma deve essere solo uno stop & Go perché la Sicilia in particolare non può più aspettare i tempi biblici della politica e della burocrazia italiana.

Stiamo parlando, infatti, di miliardi di euro che, se spesi con cognizione di causa, possono davvero porre fine a tutti quei problemi atavici che questa meravigliosa isola porta con sé.

Ecco alcuni aspetti su cui non si può più transigere.

Digitale se non al primo posto, quasi

Si può immaginare un qualsiasi lavoro senza il digitale? Oggi è praticamente impossibile perché tutto funziona on line. Anche quei settori che sembravano distanti da questo mondo, come la scuola, soprattutto con il Covid hanno dovuto per forza far affidamento all’on line.

Per chi ha letto un po’ le cronache di quei giorni, però, non sono mancati i problemi poiché intere famiglie non avevano il PC o una connessione. Queste cose non devono e non possono più succedere perché il digitale non serve soltanto a risolvere i problemi ma anche per creare nuove opportunità di lavoro.

Anche in questo caso, stiamo parlando dei campi più disparati. Con un servizio digitale all’altezza, si può offrire la possibilità di competere sui casino piu importanti del mondo oppure incentivare il servizio turistico, attraverso il QRCode.

Per non parlare, poi, di tutte quelle attività che possono essere svolte sul web, come l’ecommerce. Non a caso, tanti di loro che non hanno voluto lasciare questa terra, si sono dedicato alla vendita sul web dei prodotti siciliani.

Unendo così l’utile, un guadagno sfruttando il potenziale della Sicilia, al dilettevole, diffondendo i prodotti in tutto il mondo.

Investire nei trasporti, adesso

Si può pensare ancora oggi, nel 2022, che per arrivare a Catania, da Palermo, ci si debba impiegare delle ore? Oppure per attraversare tutta la Sicilia ci sia bisogno anche di ieri? Già negli anni ’90 era impensabile tutto ciò e figurarsi adesso.

Ecco, il problema atavico dei trasporti è da risolvere il prima possibile. Perché non è solo un fatto di comodità per i cittadini – magari sarebbe solo per avere un po’ di comfort – ma è anche per aiutare le imprese siciliane ad abbattere i tempi e i costi di logistica.

Non deve stupire che non si investe in Sicilia anche e soprattutto per il trasporto carente.

La questione ambientale è sempre dirimente

L’estate che, almeno sulla carta (anche se poi fa caldissimo ancora), dovrebbe essere finita il 21 settembre ha lasciato alle spalle centinaia di ettari dati alle fiamme. Che siano incendi dolosi o colposi non fa differenza. La questione ambientale deve essere messa al primo posto.

Perché la Terra sta dando l’allarme da mesi e queste continue condizioni atmosferiche estreme non fanno certamente. Bisogna invertire la rotta, investendo dei soldi. Con il PNRR, quindi, non c’è più la scusa della mancanza di fondi.

 

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