Il porto rifugio viene dragato e il mare diventa nero, la rabbia dei bagnanti

 
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Gela. Il disinsabbiamento del porto rifugio era atteso da mesi. I lavori sono iniziati da pochi giorni ma nessuno si aspettava che questo comportasse lo sversamento della sabbia a ridosso del litorale dove qualcuno fa ancora il bagno.

Ecco perchè ieri il tratto di mare antistante tra l’ex lido la Conchiglia e il porto rifugio stesso si presentava di un colore strano, dal marrone scuro al color pece. Le poche decine di bagnanti che ieri si sono goduti un sole autunnale che appariva però assolutamente estivo, si sono trovati davanti uno spettacolo inaspettato. L’acqua era scurissima. Era inodore ma quel colore scuro ha fatto scattare la protesta di chi intende ancora godere degli ultimi giorni di mare. Sui social network le lamentele sono state innumerevoli, anche perchè molti non riuscivano a spiegarsi cosa fosse accaduto. Dino Lancianese era in spiaggia insieme ad un amico di Ragusa. “Vengo qui da 30 anni e non ho mai visto il mare così – ha detto – non so se sia colpa dei lavori di dragaggio, di certo potevano evitare di scaricare qui vicino”.

Tra i bagnanti c’era anche l’ex assessore Orazio Rinelli. “Se la responsabilità è dell’impresa – dice – è giusto che qualcuno faccia rilevare questa anomalia e fermi tutto questo”. La temperatura permette infatti ancora di andare in mare e non appare normale il fatto che per liberare i fondali del porto rifugio si arrivi al punto di scaricare la sabbia nel golfo che si affaccia sul Mediterraneo. Oggi la situazione è nettamente migliorata. 

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