Il ricorso dell’ex sindaco, ieri vertice tra legali e consiglieri uscenti: verso strategia comune

 
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L'ex sindaco Domenico Messinese durante la seduta del 7 settembre dello scorso anno che ne ha decretato la sfiducia

Gela. Il ricorso presentato dall’ex sindaco Domenico Messinese verrà valutato dai giudici amministrativi del Tar Palermo il prossimo 25 ottobre. Il primo cittadino sfiduciato dal consiglio comunale chiede di bloccare gli effetti della mozione approvata il 7 settembre e se la sospensiva venisse accolta, potrebbe ritornare in municipio. In attesa dell’udienza, i consiglieri comunali e i legali che li assisteranno stanno cercando di organizzare una linea comune, da esporre poi in giudizio. Ieri, si è tenuto un primo incontro. C’erano diversi professionisti e alcuni consiglieri comunali (i grillini, l’indipendente Carmelo Casano ed esponenti sia di centrodestra che di centrosinistra). Un faccia a faccia che ha consentito ai legali di valutare gli aspetti principali. Gli avvocati Giacomo Ventura, Maria Elena Ventura, Sonia Viola, Angelo Cafà (presenti all’incontro) e Pietro Matta, sono tra i legali scelti dai consiglieri per opporsi in giudizio alle richieste di Messinese (rappresentato invece dall’amministrativista palermitana Antonietta Sartorio). Insieme a loro, dovrebbero esserci anche Nicola Nicoletti per il gruppo dei cinquestelle e Fabio Fargetta.

Ma sono solo alcuni di quelli che hanno già ricevuto mandato. I ventisei consiglieri uscenti che hanno votato a favore della mozione non hanno optato per un unico legale ma si stanno muovendo affidandosi appunto a più professionisti. Anche per questa ragione, ieri è stato scelto lo studio Ventura così da fare il punto della situazione. Ai consiglieri presenti sono state esposte tutte le eventuali ipotesi che potrebbero scaturire dalla decisione dei giudici palermitani. L’ex sindaco, con il suo ricorso, contesta non solo la procedura che ha poi portato al voto ma anche le ragioni politiche indicate nella mozione approvata dall’aula (con ventisei sì e due soli astenuti). In attesa del primo verdetto dei giudici, si sta allestendo una strategia comune e non è da escludere che possano tenersi altre riunioni.

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