Inchiesta bis Rsa Caposoprano, interrogatori imputati: hanno voluto chiarire posizioni

 
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Gela. Sono stati sentiti, su loro stessa richiesta. Alcuni imputati, coinvolti nell’indagine bis sulla Rsa Caposoprano, questa mattina hanno voluto chiarire le rispettive posizioni, rispetto alle accuse che gli vengono mosse dai pm della procura. Secondo gli inquirenti, ci sarebbero state irregolarità nelle procedure di sanatoria edilizia per la struttura dell’ex albergo, poi diventata residenza sanitaria assistita. Approfondimenti investigativi che seguirono quelli che hanno già portato a giudizio i responsabili della struttura sanitaria, ma anche funzionari e dirigenti comunali, oltre che dipendenti Asp e addetti degli enti di controllo. Davanti al gup, sono diciotto gli imputati. Alcuni di loro hanno voluto sostenere l’interrogatorio, ritornando sulle contestazioni avanzate dai pm della procura. Da quanto emerso durante le verifiche degli investigatori, ci sarebbero stati presunti falsi, destinati ad agevolare le procedure di sanatoria e consentire alla Rsa di ottenere l’accreditamento regionale per le prestazioni fornite. Sono dal gup, in udienza preliminare, Rosario Internullo, Orazio Marino, Filippo Manganuco, Giuseppe Cosenza, Vincenzo Cagnes, Aldo Fulco, Antonio Tumminello, Gaetano La Bella, Donato Fidone, Alessandro Stamilla, Marco Bruno, Salvatore Russo, Santi Nicoletti, Renato Mauro, Antonio Pizzolanti, Mario Bollati, Maurizio Torres e Giuseppe Ginex. I legali del Comune e dell’Asp, gli avvocati Gabriella Ganci e Giacomo Butera, avevano già preannunciato l’intenzione di costituirsi parti civili. Sia Palazzo di Città che l’Azienda sanitaria ritengono di aver subito danni dalle condotte di propri dipendenti. Anche in questo caso, come già capitato con la prima indagine, le difese ritengono che le procedure adottate siano state del tutto regolari.

Le richieste della procura e le conclusioni delle difese verranno formulate a fine novembre, quando potrebbe arrivare la decisione del giudice dell’udienza preliminare. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Joseph Donegani, Emanuele Maganuco, Enrico Aliotta, Antonio Gagliano, Giovanna Zappulla, Maurizio Cannizzo, Valentino Granvillano, Sergio Iacona, Feliciana Ponzio e Giacomo Vitello.

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