Irregolarità nella gestione della discarica Timpazzo, condanne all’ex presidente dell’Ato e ad una funzionaria comunale

 
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Gela. Una serie di irregolarità tecniche nella gestione della discarica Timpazzo. Alla fine, sono arrivate due condanne.


Le verifiche a Timpazzo. Un anno e due mesi di reclusione all’ex direttore tecnico del sito, la funzionaria comunale Grazia Cosentino, e dieci mesi all’allora presidente dell’Ato Cl2 Francesco Liardo. Il giudice Ersilia Guzzetta ha pronunciato un verdetto, almeno rispetto alla posizione della funzionaria comunale, più pesante delle richieste avanzate dal pubblico ministero Sonia Tramontana. Il pm ha infatti indicato condanne per dieci mesi ciascuno. E’ arrivata la prescrizione, inoltre, per altri funzionari e tecnici, finiti a loro volta a processo. Si tratta di Giuseppe Puleo, Paolo Alescio, Rocco Greco, Salvatore Stamilla e Concetta Meli. L’indagine partì da ispezioni effettuate, anche dai militari della guardia di finanza, all’interno del sito di conferimento dei rifiuti e negli uffici dell’Ato ambiente Cl2. La difesa di Grazia Cosentino, sostenuta in aula dall’avvocato Giacomo Ventura, ha più volte sottolineato il rispetto di tutte le procedure previste nella gestione della discarica. Addirittura, vennero segnalati anche possibili casi di sabotaggio dei sistemi interni. Inoltre, per uno degli episodi ricostruiti, l’imputata non sarebbe stata più in carica, perché nuovamente trasferita in Comune. Il giudice Guzzetta ha anche imposto il pagamento di una multa ai due imputati condannati. Quindicimila euro per l’ex presidente Liardo, ventimila euro per Cosentino. Nel pool di difesa c’erano dagli avvocati Giacomo Ventura, Antonio Gagliano, Maurizio Scicolone, Francesco La Rosa, Sebastiana Vassallo, Rocco Fasciana, Olimpia D’Arma e Vincenzo Scudieri.

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