L’economia verde riparte dal Biviere, ecco i soldi Ue per gli impianti serricoli

 
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Gela. Parte da Gela una nuova economia verde. In attesa della conversione degli impianti Eni (avvio previsto nel 2017) che ha soppiantato la chimica verde alla raffinazione del petrolio, dall’Europa arrivano le prime autorizzazioni per insediamenti serricoli in aree Sic.

Si tratta di aziende agricole a basso prelievo di acqua dalle falde, capaci di attuare colture a fuori suolo e ridurre i fattori di inquinamento per l’acqua, il suolo e l’aria. Parametri ritenuti determinanti per inserirsi in un mercato internazionale. Infatti, si pensa già a realizzare un marchio di qualità paesaggistico ambientale utile alla promozione di prodotti e alla comunicazione di questo progetto di riqualificazione delle aree dunali col contributo degli imprenditori agricoli. L’iniziativa è legata al progetto “Life+ Leopoldia” che proprio dalla riserva naturale del Lago Biviere ha mosso i primi passi con il supporto di Emilio Giudice, gestore della riserva orientata e responsabile locale della Lipu.

“L’agricoltura sostenibile al Biviere di Gela è già realtà – sostiene Giudice – Sono arrivate le prime autorizzazioni per insediamenti serricoli che prevedono il concorso di finanziamenti europei e un approccio sostenibile al territorio. Le aziende opereranno all’interno delle aree sic con l’obiettivo comune di tutelare le risorse naturali. Questo dimostra che è ancora possibile realizzare attività agricole e produrre alimenti col doppio vantaggio della qualità del prodotto e della salvaguardia dell’ambiente. Basta introdurre solo i dovuti accorgimenti. La salvaguardia del territorio si attua con una minore pressione antropica – precisa Emilio Giudice – riducendo la superficie coperta a serre, mantenendo corridoi ecologici e favorendo la crescita di piante tipiche dell’habitat mediterraneo quali ginepri, lentischi e ginestre. Diventa importantissimo ridurre il prelievo di acqua dalle falde. Questi e altri, sono i parametri prescritti dal piano di gestione per le aree sic e richiesti per autorizzare attività agricole nelle aree protette. Alcune di queste attività saranno già realtà nel giro di pochi mesi. Un gruppo di piccole imprese agricole ha presentato progetti di insediamenti serricoli conformi a tali requisiti e inoltre avranno accesso a finanziamenti regionali che incentivano l’agricoltura sostenibile. Queste imprese “virtuose” devono essere l’esempio da seguire per riqualificare il territorio e incentivare un diverso uso agricolo delle aree di riserva”. Proprio i fautori del progetto “Life+Leopoldia” in città avevano evidenziato come lo studio dei tecnici della Regione sulle osservazioni alle prescrizioni del Piano regolatore regionale presentato dal Comune tenesse conto delle criticità inquinanti sul territorio gelese, imponendo un maggio rispetto dell’ambiente.

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