L’Eni e la giunta parlano la stessa lingua, “gli investimenti verranno rispettati”

 
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Gela. Nessuna marcia indietro negli investimenti in città. I manager Eni ribadiscono che i circa 2,2 miliardi di euro da investire nell’area locale vengono confermati, nonostante la rinuncia alla piattaforma Prezioso K.

“Si rafforza l’occupazione locale”. “La soluzione presentata al tavolo di coordinamento al Ministero dello sviluppo economico non modifica in maniera sostanziale l’impegno finanziario del progetto – scrivono i funzionari dell’azienda in una nota ufficiale – anzi, ne migliora le ricadute industriali sul territorio. Anzi, la soluzione ottimizzata consente di aumentare il contenuto locale in termini di investimenti e occupazione a Gela. La piattaforma rappresenta sì una componente del progetto, anche se marginale rispetto al totale dell’investimento, ma questa viene sostituita dalla costruzione di impianti a terra per il trattamento del gas il cui impegno in termini economici non si discosta molto da quello della piattaforma. Infine, in sede ministeriale è stato sottolineato che per la costruzione degli impianti a terra saranno coinvolte aziende e manodopera gelesi, in analogia con quanto sta accadendo per la riconversione della raffineria, a differenza della piattaforma la cui realizzazione sarebbe avvenuta al di fuori del territorio in mancanza di strutture locali e comunque soggetta a bando internazionale”.

“Eni manterrà gli impegni…il Pd ha solo dimostrato inefficienza”. I manager di Eni e l’amministrazione comunale, soprattutto con il sindaco Domenico Messinese e con il vice Simone Siciliano, sembrano parlare la stessa lingua. “Ritenendo solenni gli impegni ufficiali annunciati da Eni, alla presenza del viceministro Teresa Bellanova – spiegano  – siamo certi che il management della più grossa azienda mai esistita in città provvederà a relazionare e documentare sulle reali ricadute occupazionali del nuovo piano finanziario di investimenti, sottolineando il migliorato e ridotto impatto ambientale derivante dalla nuova soluzione più sostenibile dai punti di vista economico, sociale e ambientale. Se l’uno e l’altro aspetto, come crediamo, risulteranno migliori rispetto al progetto precedente avremo forse la sola responsabilità di aver concretamente dimostrato la vera inefficienza politica degli esponenti di quel partito non pervenuto, che finora ha voluto accaparrarsi paternità delle proprie colpe, mascherandole per conquiste strabilianti”. Un chiaro riferimento, il loro, anche alle polemiche mosse dagli esponenti locali del Pd. 

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