L’estorsione ad un imprenditore dell’autotrasporto, i due romeni rimangono a Balate: confermate le misure

 
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Gela. Rimangono in carcere, a Balate, i due romeni arrestati negli scorsi giorni con l’accusa di estorsione ai danni del titolare di un’azienda di autotrasporto locale. I due indagati rispondono al gip. Il giudice delle indagini preliminari ha confermato le misure. Il ventottenne Marian Iacob e il quarantaduenne Marius Harmati si sono comunque difesi davanti al gip, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Harmati, difeso dall’avvocato Maurizio Scicolone, ha ammesso di aver accompagnato in auto il connazionale ma di non aver mai saputo nulla né delle richieste di denaro né dell’appuntamento fissato con l’imprenditore nei pressi della villa comunale Garibaldi. Iacob, rappresentato dall’avvocato Arturo Carrabino, ha risposto alle contestazioni ribadendo di non aver voluto estorcere denaro all’imprenditore. Il gip, comunque, ha confermato i provvedimenti di arresto. Sia gli agenti di polizia del commissariato, diretti da Francesco Marino, sia i magistrati della procura starebbero comunque verificando ulteriori elementi investigativi legati ai contatti avuti da uno dei due arrestati con l’imprenditore e con un professionista locale a lui vicino. Non è da escludere che possano esserci ulteriori fatti che abbiano condotto a rintracciare l’imprenditore finito al centro dell’intera vicenda.

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