L’ospedale privatizza il servizio cucina, 9 addetti temono di perdere il lavoro

 
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Gela. Temono di perdere il lavoro a causa dell’annunciata privatizzazione del servizio ristorazione in favore dei pazienti ospedalieri.

Nonostante le parole di rassicurazione del commissario dell’Asp, Vittorio Virgilio, gli operatori della società “Europea servizi ambientali” di Agrigento hanno deciso di uscire allo scoperto. Ieri, 9 dei 18 addetti del servizio cucina e trasporto degli alimenti nelle Asp nissene, appartenenti al presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, hanno stilato un documento per chiedere lumi sulla loro stabilità lavorativa rivolgendosi direttamente al manager Virgilio. La loro preoccupazione è stata sintetizzata in un documento consegnato anche alle segreterie sindacali di categoria, con particolare riferimento alla Cisl comparto sanità. Gli operatori della “Europea servizi” insieme ad alcuni addetti delle cucine del presidio ospedaliero contestano “la mancata garanzia per la prosecuzione e la stabilità di lavoro del personale già impiegato” nei punti che contraddistinguono il bando pubblico per l’affidamento quinquennale del servizio di ristorazione di circa 8,5 milioni di euro. E’ stato contestato anche il calcolo dei singoli pasti. “Il servizio darà una svolta importante alla qualità – aveva detto il commissario Virgilio – Abbiamo inserito, prima della stipula della determina del bando, tutte le norme a salvaguardia del personale che verrà assorbito. Le figure professionali saranno riposizionate tutte. Il provvedimento mira a razionalizzare la spesa e migliorare il servizio che prevede colazione, pranzo, cena e lo smaltimento nel rispetto delle norme. Il prezzo fissato per i pasti si colloca sotto la media nazionale”.

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