La Corte dei conti bacchetta il Comune, troppe irregolarità nel bilancio

 
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Gela. Il Comune rischia di sforare il Patto di stabilità. Ha superato 4 parametri di legge consentiti su 5 in termini di esposizione debitoria. E’ duro il giudizio espresso dalla Corte dei Conti, che ha inviato una relazione all’amministrazione comunale.

La gravità della irregolarità va riferita alla verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio, sia del rispetto degli obiettivi annuali del patto di stabilità interno e all’osservanza del vincolo all’indebitamento. Vanno inoltre posti i limiti per le spese relative al personale.

Dall’esame sono emerse le seguenti criticità. Il ritardo nell’approvazione del bilancio consuntivo del 2010 (deliberato il 7 dicembre del 2011) e dei documenti contabili (atti di salvaguardia degli equilibri di bilancio e bilanci di previsione) nei termini di legge.

I punti segnati in rosso secondo la corte dei conti incideranno sui futuri equilibri di bilancio. Il riferimento è in particolare al finanziamento di spese correnti consolidate attraverso entrate di natura straordinarie, la presenza di consistenti debiti nei confronti della società di gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che ammonta a circa 5 milioni di 300 mila euro e per i quali occorre una reale copertura finanziaria.

Denunciata la scarsa capacità del Comune di riscuotere le entrate proprie. Alla data del 31 dicembre 2010 risultano introiti per 62 milioni di euro, di cui meno della metà sono anteriori al 2006, mentre attraverso la Tarsu l’ente ha incassato quasi 15 milioni di euro e 3 milioni derivano da sanzioni per violazioni del codice della strada e all’attività di recupero dell’evasione tributaria. Ci sono però oltre 10 milioni di euro di debiti fuori bilancio non ancora regolarizzati.

Contestata anche la mancata adozione di tempestività nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni e mancato rispetto della cronologia nei pagamenti stessi. Secondo i giudici contabili allo stato appare impossibile valutare la reale consistenza del patrimonio dell’ente a causa del mancato aggiornamento dell’inventario.

Il Comune si è difeso sostenendo che il ricorso alle entrate straordinarie è indispensabile per assicurare i servizi ai cittadini. Il ritardo nella riscossione dei tributi è legato all’affidamento del servizio al concessionario Serit. I debiti fuori bilancio invece sono relativi a contenziosi precedenti al 2009, e di conseguenza ereditati dall’attuale amministrazione. Ci sono anomalie non chiarite che riguardano gli equilibri di bilancio. Il Comune ha previsto una entrata di 4 milioni in più rispetto all’anno precedente e grazie anche alla diminuzione delle spese di 11 milioni. La copertura finanziaria per le spese dell’Ato di 5 milioni è invece prevista. Il Consiglio comunale dovrà apportare misure correttive entro due mesi.

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