Gela. Gli investigatori lo considerano uno dei principali canali dello spaccio di droga in città, almeno in base a quanto emerso dall’inchiesta “Tomato”. Alessandro Scilio, però, lascia il carcere e viene trasferito ai domiciliari.
Il ruolo di Scilio. I giudici del riesame di Caltanissetta, infatti, hanno accolto, in parte, le richieste difensive avanzate dal suo legale, l’avvocato Salvo Macrì. Per otto capi d’imputazione contestatigli è arrivato l’annullamento, rimangono in piedi altre accuse, tutte legate sempre allo spaccio di droga. La difesa ha contestato quanto ricostruito dagli investigatori rispetto alla presunta centralità del ruolo di Scilio nel giro di droga alla base dell’inchiesta. Il procuratore capo Fernando Asaro, invece, ha chiesto la conferma integrale di quanto indicato nell’ordinanza d’arresto. Alla fine, Scilio lascia il carcere, anche se permangono gli altri capi d’imputazione, diversi da quelli già decaduti.
