La morte di un uomo al Vittorio Emanuele, nominati due periti: ci sono i primi indagati

 
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Gela. Sarebbero già sette gli indagati dopo la morte di un cinquantatreenne, deceduto la scorsa settimana all’ospedale Vittorio Emanuele. Nell’elenco, non solo sanitari del nosocomio di Caposoprano ma anche del Sant’Elia di Caltanissetta, dove l’uomo era stato sottoposto ad accertamenti. Tutto sarebbe iniziato con forti dolori ad una gamba. Il suo quadro clinico, comunque, sarebbe già stato piuttosto complesso, a causa di una patologia pregressa. Nelle ultime ore, è stato assegnato l’incarico peritale a due esperti, che dovranno accertare le cause del decesso. A coordinare gli approfondimenti investigativi, è il pubblico ministero Ubaldo Leo. Sul corpo dell’uomo è stata effettuata l’autopsia. I periti avranno novanta giorni di tempo per produrre una relazione, che dovrebbe contribuire a fare chiarezza. I familiari del cinquantatreenne hanno il sospetto che si possa trattare di un caso di malasanità.

La morte in ospedale. Il quadro clinico si sarebbe ulteriormente aggravato lo scorso mercoledì, dopo cinque ore di astanteria al pronto soccorso del Vittorio Emanuele, dove l’uomo sarebbe arrivato lamentando sempre forti dolori ad una gamba. Per questo motivo, proprio i familiari hanno presentato denuncia, scegliendo di farsi assistere da due legali di fiducia, gli avvocati Emanuele Maganuco e Joseph Donegani, che hanno già proceduto a scegliere un proprio consulente tecnico.

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