La polizia scopre un sistema di furti e ricettazione di auto e moto, sequestrata carrozzeria: 5 denunciati

 
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La polizia ritiene di aver scoperto una organizzazione che gestiva auto e moto rubate, modificando i telai e rivendendole. Sequestrata una autocarrozzeria di un uomo di 33 anni (Salvatore R.), sita sulla statale 117 bis. Al suo interno la polizia ha scoperto,  due scatole contenenti punzoni in acciaio, utilizzati per la ricostruzione alfanumerica di telai ed un’agenda utilizzata per la prova di punzonatura. Sempre nello stesso locale, trovate tre centraline di auto rubate  delle quali il titolare non forniva motivazioni valide a giustificarne la presenza. Nel parcheggio della carrozzeria, individuati una Smart modello Fortwo, una Renault Twingo ed un autocarro Fiat Ducato, tutti mezzi con telai illeggibili. Nella prosecuzione della perquisizione agli altri locali, venivano anche rinvenute 4 scocche tagliate con le combinazioni alfanumeriche alterate nonché una parte di scocca (c.d. longarone) di una B.M.W. che nello specifico faceva intendere l’esecuzione di una attività di “taglia-incolla” di varie autovetture all’interno della carrozzeria, il tutto confermato dal rinvenimento di numerosissimi pezzi di ricambio e parti meccaniche di varie marche e modelli di autovetture e diverse targhe risultate di provenienza illecita. A conclusione del controllo, l’autocarrozzeria è stata posta sotto sequestro, compreso il forno per la verniciatura dei veicoli, in quanto privo della prescritta autorizzazione per l’emissione dei fumi in atmosfera, oltre ad essere privo di registro di carico e scarico dei rifiuti e della autorizzazione sanitaria.

Altri hanno effettuato un controllo simile sulla SS. 417 bis, nelle adiacenze di un agriturismo, sulla cui proprietà sono in corso mirati accertamenti. Trovate  6 centraline relative ad auto di varie marche, oltre a svariate parti di carrozzeria e meccaniche.

Il controllo veniva effettuato anche nei pressi della SS. 190 nella adiacenza di una ditta, sulla cui proprietà sono in corso gli accertamenti, rinvenendo diversi libretti di autovetture e certificati di proprietà di autovetture risultate rubate e due scocche di autovetture.

Questi posti erano, senza ombra di dubbio, utilizzati dai malviventi per occultare le auto rubate e “lavorarle” lontano da occhi indiscreti.

Inoltre veniva effettuata una perquisizione domiciliare nei confronti di C.F. gelese cl. 89, pregiudicato per reati contro il patrimonio, sospettato di gravitare nel giro delle auto rubate, che dava esito positivo allorquando venivano rinvenute al 2° e 3° piano dello stabile di famiglia, ubicato nel centro storico di Gela nonché nel garage, numerosissimi componenti di auto, moto e ciclomotori, sulla presenza dei quali non forniva valide giustificazioni. Tutto il materiale rinvenuto, un vero e proprio “negozio di autoricambi”, veniva posto sotto sequestro e C.F. denunciato per ricettazione. Sempre nel medesimo contesto operativo veniva effettuata una ulteriore perquisizione domiciliare nei confronti di V.N., gelese cl. 78 e la moglie B.F., gelese cl. 83, sospettati di avere in uso mezzi di provenienza furtiva ed in effetti parcati nei pressi del domicilio venivano individuati una Fiat 500 ed un autocarro Daily Iveco, agli stessi in uso, che al controllo degli operanti presentavano i codici dei telai contraffatti. Premesso quanto sopra i coniugi venivano denunciati per ricettazione ed i mezzi sequestrati. Per ultimo, nei pressi dell’abitazione di cui sopra, veniva individuato un ciclomotore parcheggiato sotto casa e tre giovani che, alla vista dei poliziotti, con fare sospetto tentavano di allontanarsi, due appiedati e uno a bordo del mezzo. Prontamente bloccato, il ciclomotore risultava con il telaio contraffatto e pertanto il minore, 16 anni, è stato segnalato alla Procura dei Minori per ricettazione ed il mezzo sequestrato.

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