La protesta degli operai che lavorano a Timpazzo, Panebianco: “I Comuni devono trasferire le loro quote…altrimenti sarà sempre più difficile”

 
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Gela. A rischio, non ci sono soltanto gli stipendi dei lavoratori

della General Service, che questa mattina hanno protestato in Comune, ma c’è la tenuta finanziaria del sistema Ato-Timpazzo.

Un sistema in crisi. Così, già dalle prossime ore, inizieranno gli incontri per garantire la copertura delle spettanze arretrate reclamate dai lavoratori. Per domani pomeriggio, inoltre, il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco ha convocato tutti i sindaci dei Comuni che ricadono nell’ambito territoriale. “Sono vicino ai lavoratori che non hanno ancora ricevuto stipendi e quattordicesima mensilità – spiega – come Ato, con le riserve finanziarie a disposizione, abbiamo garantito la copertura di metà delle retribuzioni del mese di aprile. Così, però, non si può andare avanti. I comuni trasferiscono risorse finanziarie sempre più di rado. Come facciamo a garantire i servizi di manutenzione in discarica e tutte le altre attività di base, a cominciare dalle utenze, se nessuno paga? Domani, illustrerò l’intera situazione ai sindaci. Sono loro che devono darmi una risposta. So benissimo che gli enti locali, soprattutto in quest’area, sono già in gravi difficoltà finanziarie. Però, se i comuni non versano le loro quote, non possiamo assolutamente garantire il proseguo di tutte le attività in discarica”. La vicenda degli operai della General Service, che fino al tardo pomeriggio sono rimasti a protestare su uno dei cornicioni del municipio, è solo una delle falle di un sistema, quello della gestione rifiuti, che da decenni si trascina lungo una strada fatta di emergenze, proroghe e risorse sempre più scarse.

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