“La ragazza dai capelli finti”, storia e noir nel lavoro di Mosca Pilato

 
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Gela. Anna Mosca Pilato definisce la sua ultima creazione un esperimento. Il libro “La bambina dai capelli finti” nasce infatti come un romanzo storico che racconta la vita di Caterina agli inizi degli anni ’50 e si trasforma in un romanzo noir grazie ad un salto temporale di 30 anni. Un romanzo che ha non solo trama ma anche ordito, a doppio binario, la cui forza narrativa avvinghia il lettore. “La bambina dai capelli finti”, romanzo partorito dalla penna della scrittrice e docente Anna Mosca Pilato. Le letture, nel corso della presentazione svolta al liceo classico “Eschilo”, sono state a cura di Grazia Augello. La professoressa Rita Salvo è stata la relatrice mentre a moderare gli interventi è stato l’ ex senatore ed ex dirigente scolastico del liceo che ha ospitato l’evento, Gioacchino Pellitteri. Il romanzo si sviluppa attorno a una cornice temporale doppia, negli anni cinquanta e negli anni ottanta, ancorché in un unico luogo, quello dell’infanzia della protagonista Caterina.

La bambina diventata donna affermata nel lavoro, affermata scrittrice e redattrice, che ritorna nei luoghi della fanciullezza, abbandonati per oscuri e misteriosi motivi, è ormai un’altra persona, segnata e cambiata da eventi dolorosi. La suspense rapisce il lettore fino alla fine quando un finale inaspettato fuga dubbi e conclude in modo avvincente la storia. Uno scritto in cui emerge l’abilità di Anna Mosca Pilato, avvezza a raffinati lavori, che utilizza uno schema narrativo e uno stile descrittivo coinvolgenti e mai scontati che coniugano con sapienza ed equilibrio mistero e rivelazione.

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