La truffa della Porsche, imprenditore perse 32 mila euro: condannata donna finita a processo

 
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Gela. I soldi li versò, ma senza mai avere a disposizione la Porsche Cayenne che aveva deciso di acquistare. La truffa venne organizzata ai danni di un imprenditore gelese, che perse circa trentaduemila euro. Probabilmente, è finito al centro degli affari di un gruppo di truffatori ben organizzato. Aveva deciso di acquistare l’auto in Lombardia. Ora, è arrivata la condanna nei confronti della donna che avrebbe messo in atto il raggiro. Otto mesi di reclusione, con pena sospesa, a Sara Pasqual. Gli investigatori arrivarono a lei, ma non escludono che sia stata solo un prestanome, al servizio di un gruppo molto più organizzato. L’imprenditore, nel giudizio avviato davanti ai magistrati del tribunale di Varese, si è costituito parte civile, con l’avvocato Joseph Donegani. Il legale ha ribadito l’esistenza di una vera e propria truffa. L’acquisto, infatti, l’imprenditore l’avrebbe dovuto definire proprio nel varesotto.

Entrò in contatto con i presunti venditori, versando in anticipo la somma richiesta, per poi rimanere a mani vuote. Il giudice gli ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni e alla restituzione di quanto versato per l’auto che non ha mai potuto avere.

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