L’agorà politica dà mandato a Di Paola, sarà lui il mediatore: parte un giro di consultazioni

 
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Un incontro dell'agorà

Gela. Dieci giorni per un giro di consultazioni tra tutte le anime dell’agorà politica. L’incarico, progressisti, civici e moderati, lo hanno affidato al parlamentare Ars Nuccio Di Paola. E’ durato circa tre ore il confronto tra le forze del progetto per la città che vogliono creare una proposta amministrativa e politica alternativa a quella della giunta Greco e del centrodestra. Si rivedranno al termine del giro di incontri che metterà Di Paola insieme ai rappresentanti di partiti e movimenti. Le visioni sul come affrontare il percorso verso le amministrative e su quale profilo ritagliare per la coalizione non sono del tutto conformi e pure per questo si è deciso di affidarsi ad un mediatore come il parlamentare Ars, al quale tutti riconoscono un ruolo importante, politico e istituzionale. Del resto, tra i pezzi dell’agorà politica, c’è chi in più occasioni ha sostenuto che debba essere proprio il Movimento cinquestelle, sul territorio rappresentato da due senatori (Pietro Lorefice e Ketty Damante presenti all’incontro) e dallo stesso vicepresidente Ars Di Paola, a dover prendere l’iniziativa. Al dibattito appena conclusosi nessuno ha voluto rinunciare. Progressisti, civici e moderati, continuano a ritenere che l’agorà politica possa essere il viatico giusto e qualcuno vorrebbe cercare di non porre un vincolo assoluto, consentendo eventuali nuovi innesti. Di Paola cercherà di finalizzare la “sintesi” tanto invocata.

Metterà insieme le indicazioni di partiti e movimenti, sia sui nomi dei potenziali papabili a sindaco sia sulle criticità degli identikit che emergeranno. Sarà poi nuovamente l’agorà a valutare e a decidere. L’intenzione è di stringere i tempi e la soluzione di Di Paola come moderatore sembra mettere tutti d’accordo. Non sarà facile individuare l’opzione finale e soprattutto destreggiarsi tra le velleità di gruppo. Per il parlamentare M5s, è essenziale che ci si ritrovi nel progetto comune e che si decida all’unanimità, se ci saranno le condizioni.

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